Se Luigi XIV avesse volto lo sguardo al mare, e se la politica •continentale non avesse esaurito le risorse della Francia, le colonie avrebbero dato vita ad una marina da guerra che, alimentata dal genio, dall’attività e dal carattere del popolo francese avrebbe assicurato la difesa degli interessi oltremare anche se non avesse avuto radici nella marina mercantile. Altre nazioni, quali la Turchia ed il Giappone, in analoghe condizioni costituirono una marina da guerra senza possedere alcuna flotta mercantile. Nel 1912 la necessità di una marina mercantile non era più negli Stati Uniti questione controversa e una nuova concezione basata sulla dignità nazionale e su interessi finanziari faceva ritenere che il trasporto di merci americane su navi di altre nazioni colpisse la fierezza ed il patriottismo del popolo e fosse gravoso al bilancio. (1). Mettendo da parte gli imponderabili del sentimento dovrebbe lasciarsi agli economisti di giudicare se fosse realmente vantaggioso mantenere artificiosamente una poderosa organizzazione di trasporti marittimi nazionali. Il Mahan nello studio della guerra del 1812, che completò negli ultimi suoi anni per dimostrare le necessità di una Marina, pose in rilievo un altro aspetto della questione ed in analogia a quando il Segretario della Marina aveva affermato nel 1891, osservò che uno stato neutrale non potrebbe tutelare i propri interessi, in un conflitto fra grandi Potenze, se non disponesse di una grande forza navale. « La nostra situazione in una guerra europea esige che siano presi tempestivi ed adeguati provvedimenti poiché i trasporti di buoi, maiali, grano e cotone mentre sarebbero indispensabili ad alcune nazioni, costituirebbero per le altre un importante obiettivo ». (2). Il Mahan ricordava che nel 1794, il Governatore Morris allorché la Nazione fu sotto la minaccia di un analogo rischio, aveva dimostrata l’urgente necessità di venti navi di linea e di un corrispondente numero di fregate contro le forze inglesi costituite da cento navi di linea. « Io sono sicuro », scriveva il Morris, « che se gli Stati Uniti seguiranno una condotta giusta e liberale, e disporranno di venti navi di linea, nessuno oserà minacciarli ». Il Mahan nel commentare que- (1) Nel 1910 il 91 e !4 % del commercio estero era trasportato su navi mercantili straniere. StatisticaI abstract oi the United States, 1911. (2) Reports of the Secretary of the Navy, 1891. 97