alle sue forze militari. Operazioni nelle quali devesi considerare la influenza acquistata oggigiorno dalle flottiglie siluranti. Se dovessimo ammettere che per garantire la sicurezza della Francia contro la Germania debbano essere necessarie dodici navi da battaglia, la nostra attenzione dovrebbe rivolgersi verso la nazione la cui sicuiezza verrebbe più direttamente minacciata da così grande forza navale. Quale reazione potrebbe ad essa opporre l’Italia? L’Italia ha chiaramente affermato che la sua sicurezza richiede una forza non inferiore a quella della Francia. Il suo traffico d’importazioni ed esportazioni è per l’85 % svolto con paesi situati al di fuori del Mediterraneo ove essa non ha vie dirette di sbocco. Se la Francia ritiene indispensabile alla sua sicurezza di poter liberamente disporre delle sue comunicazioni col suo vasto Impero Africano affinchè le grandi forze militari che essa vi mantiene possano sempre raggiungere la Francia, 1’ Italia dal canto suo afferma che appunto nell’interesse della propria sicurezza essa deve evitare che tali rinforzi raggiungano la Francia. In concreto l’Italia non è meno interessata della Francia ad avere un Potere marittimo nel Mediterraneo. La conferenza di Washington provvide infatti ad equiparare la forza delle navi da battaglia delle due Potenze Mediterranee, ed è da escludere che l’Italia accetti delle modifiche, che non avrebbero altra conseguenza che di accendere una gara nelle costruzioni. Questa gara oltre ad esaurire la potenza più debole avrebbe una diretta ripercussione sulle flotte della Germania, dell’Inghilterra, del Giappone e degli Stati Uniti. Sembrerebbe quindi giusto che, qualunque forza sia accordata alla Francia, l’Italia debba affermare il diritto di mantenere la parità nella forza delle navi da battaglia. Proseguendo nell’esame della gerarchia marittima, la Potenza che occorre esaminare dopo la Francia è il Giappone. Finché la guerra Russo-Giapponese non pose fine alla minaccia russa, la forza della flotta giapponese era valutata in rapporto a quella russa. Oggigiorno la forza navale del Giappone deve essere commisurata in base alle seguenti principali necessità : il Giappone è un’isola sempre più dipendente dal commercio estero, indispensabile per sopperire alla insufficienza dei suoi prodotti. L’acquisto delle colonie nel Continente Asiatico ha reso necessario che le comunicazioni con esse siano sempre sicure. La mancanza di basi oltremare sulle grandi rotte dell’Oceano Atlantico, del Pacifico, dell’Oceano Indiano e del Me- 159