123 durante il presente carnevale i divertimenti di questa città, e specialmente la nuova opera, musicata dal celebre Gazzaniga (sic) e intitolata Lo Sposo disperato. Sembra che questo lavoro sia stato accolto con applauso generale; i summenzionati nobili forestieri furono invitati , alternativamente a sontuosi banchetti da questo governatore Signor Conte de Zinzendorf » ( Wiener Dia-rium n. n. del 6 febbraio 1779). Il corrispondente confonde l’autore della seconda opera con quello della prima. 42 II Planiscig nei suoi Cenni Cronistorici non parla di spettacoli dati nel carnevale 1778-79; ma quando il teatro Bandeu arse nella notte del 26 marzo, ne aveva l’impresa Pietro Rosa. Vidi gli atti di polizia di Gorizia nell’Ar-chivio del Ministero delPlnterno, a Vienna; ma erano corrosi per metà e resi illeggibili dall’umidità. 4J La qualificazione di « fameuse chanteuse » smentisce il Fétis (Bio-graphie unwers. des musiciens etc., Paris, 1868-80) che la fa esordire a Parma nel 1779; del resto, ella aveva cantato già come prima buffa nel carnevale del 1778 a Bologna e nell’autunno a Torino (Indice de’ Spettacoli teatrali / 77^-79). T. Wiel,'Op. cit., n. 891. «Il libretto ha la seguente nota: Gennaro Astaritta fa sapere al nobilissimo Pubblico Veneziano che unicamente per compiacere e per sollevare il sig. M. Tomaso Trajetta da una fatica, che la sua poca salute non gli ha permesso di condurre all’intero fine, si è indotto a continuare la musica del presente libretto da quello incominciata, e non mai per la presunzione di mettersi a fronte di sì grand’Uomo nella persona del quale riconosce, ed ama un degno e rispettabile amico ». Il Traetta morì il 6 aprile 1779, soffocato da uno sbocco di sangue. Aveva 52 anni (A. Nuovo, Tommaso Traetta, Roma 1922, pagg. 31-32). 43 Vedi Indice de’ Spettacoli teatrali 7771S-79, 1780-81, ecc. Il Sarti, a Pietroburgo, strinse amicizia col Canobbio, « violinista di poca celebrità per le opere sue musicali, ma che godeva l’onore del titolo di compositore della corte imperiale » (G. Pasolini Zanelli, G. Sarti, pag. 82). 46 Dalle confidenze del Paisiello ad un archeologo napoletano risulta che l’Astaritta era molto proclive al bel sesso (Cfr. S. Di Giacomo, Paisiello e i suoi contemporanei in Musica e Musicisti del dicembre 1905). Nel 1780 egli si trovava a Presburgo (Eitner, Quellenlexicon. - Gentile comunicazione di Piovano). 47 II conte Francesco Filippo Inzaghi, nato a Graz il 25 maggio 1731; già preposito infulato di Nikolsburg, fu nominato il 24 aprile 1775 vescovo di Trieste e consigliere di Stato effettivo ed assunse il vescovato nella Cattedrale il 26 ottobre dello stesso anno. Divenne in seguito vescovo di Gradisca (1788) e di Gorizia (1791), dove morì nel 1816. Il lungo rapporto, che diresse al Governo nel maggio del 1790, dimostra come fosse animato di zelo religioso, come in qualunque libertà concessa, vedesse una menomazione della Chiesa. Cfr. A. Tamaro, Documenti di Storia Triestina, pag. 75 e segg. 48 A. Tamaro, Op. cit., pagg. 29-30; vedi Documenti, n. 6. 49 I Bologna erano una famiglia artistica, che talvolta troviamo riunita nello stesso spettacolo: così nel carnevale del 1769 e nell’estate del 1770 si leggono sul manifesto del Teatro di Pistoia i nomi di Maria, Luigi, Chiara Bo-