91 le Duetto. Elle dit qu’elle est mélancolique, qu’elle veut se marier, qu’elle s’etonne comment Fabianj et la Vigliolj ne se baisent pas dans le ballet de la Rose ». Il caso era avvenuto davvero a Firenze, al Teatro della Pergola, nel carnevale 1746-47, fra due ballerini francesi. « Il Beni baciò, durante una certa scena, la ballerina. L’Auditor Fiscale, la mattina appresso, mandava per il Bargello e gli dava incarico che si presentasse a quel ballerino e gli dicesse da sua parte che, per quella volta, lo perdonava e si comportasse più da senno per l’avvenire, chè, altrimenti l’avrebbe fatto pubblicamente baciare dal boia ».3S A spiegazione bisogna aggiungere che il bacio, permesso sulle scene francesi, era assolutamente bandito dalle italiane. Narra il Goldoni, che vedendo a Parma un attore francese baciar la sua innamorata, non seppe trattenere un entusiastico bravo!39 Con le repliche, l’esecuzione si migliora; ma la stagione doveva esser sorta sotto cattiva stella, perchè alla quinta rappresentazione — il 29 — « Non seulement le 3e acte resta dehors, mais encore le Ballet du Deserteur fut tronqué, la Vigliolj étant malade ». Indisposizione breve, perchè al i° febbraio si presenta nel nuovo ballo. « La d’Allay chanta ses airs detestablement. Le nouveau ballet la Capricieuse sans prétention me plût beaucoup, la Vigliolj y est joliment et simplement mise, la musique est tendre et agréable ». Di chi fosse, è impossibile dire. I balletti venivano composti dal coreografo, il quale adattava brani di musica tolti da questa o quell’opera a una serie di scene sconclusionate : scene pastorali, mascherate, feste cinesi, divertimenti di marinai. « Chi ne ha veduto uno li ha veduti tutti; si scambiano gli abiti dei ballerini e si cambia qualche pantomimo, ma il carattere de’ balli è in perpetuo lo stesso »/“' Il Goldoni li descrisse con tanta arguzia saporita ne L’Uomo di mondo (Atto II, se. XII), che Antonio Piazza non seppe resistere alla tentazione di far sua quella scenetta, innestandola nel romanzo II Teatro (t. I, pagg. 135-137). La Viglioli, che non aveva mancato di farsi ammirare dal Governatore nelle vesti del Disertore, venne il giorno dopo a mostrarsi in quelle della Capricciosa. Il lettore non s’inquieti : il tema dei discorsi non è la galanteria, ma la virtuosità della prima attrice. Lo Zinzendorf ci fa sapere che la bella alunna di Tersicore « admiroit les Corde basse, comme Pittoni les Smorzate de la Restorinj ». Sia