363 11 carnevale del 1801 venne inaugurato col dramma giocoso Due Nozze e un sol Marito,1' una quasi novità, essendo stato rappresentato per la prima volta durante l’estate precedente a Firenze. Contemporaneamente a Trieste, l’opera andava in scena a Venezia, al S. Moi-sè, per girare poi con fortuna i teatri d’Italia. A complemento dello spettacolo si diede 11 Tempio della Morte, ballo tragico pantomimo in 5 atti (nessuno si spaventi!) con lieto fine. Il Beretti lo tirò fuori dal suo bagaglio artistico, forse per festeggiare i due lustri, avendolo composto per il R. Teatro di Parma per la stagione di carnevale del 1791.7,1 La musica era di Vittorio Trento. Tre degli esecutori sono nuovi per noi: Luigi Zamboni, uno dei migliori buffi, secondo il Regli, colto, istruito, piacevole. Nel 1816, a Roma, fu fra i primi interpreti del Barbiere, rossiniano.71 Tanto Anna Magri che Carlo Giura avevano cantato l’anno prima a Venezia.7 I ballerini, eccettuato il Turchi, erano gli stessi della stagione d’autunno. Il 17 gennaio andò in scena un nuovo ballo, del quale L’Osservatore ci dà ampia notizia : « Siccome è un preciso dovere de’ Cittadini il far onore col buon uso de’ talenti, come a se stessi, così pure alla Patria, diventa quindi anche un dovere della Patria incoraggirli con la sua approvazione, allorché essi vengono con le loro applicazioni e fatiche a segnalarsi. Il signor Andrea Giannini triestino, professore di Violino, e Maestro di Ballo, à riscosso l’approvazione più concorde, allorché jeri la sera produsse su queste illustri Scene la prima sua publica fatica del nuovo Ballo intitolato: Alturno e Semeleide, ossia La Forza del Genio da esso inventato, e diretto. Questo Publico imparziale quanto è conoscitore delle felici produzioni, lo applaudì ed incoraggi con tale trasporto, che il volle testimonio personale sul Proscenio della sua approvazione e soddisfazione; e nel tempo stesso rese la stessa ben meritata giustizia, tanto al Compositore della Musica del medesimo, signor Giuseppe Scaramelli Primo-Violino e Direttore del-l’Orchestra che lo à saputo maestrevolmente vestire con una eccellente Musica parlante, quanto alli Primi-Ballerini serj e grotteschi, quali mostrarono un impegno più che ordinario nella faticosissima esecuzione delle loro rispettive parti »,76 La stagione fu breve, perchè l’ultimo di carnevale cadde il 17 febbraio. In quaresima, e precisamente il 20 marzo, il teatro si riaperse per un’accademia. Anche di questa ci riferisce la gazzetta locale: « L’Accademia istrumentale, che nella sera del 20 del corrente marzo venne data in questo ces. reg. Teatro, quanto riuscì di soddisfazione a questo 1801