334 Carlo Roti, tuttora avvolto in una misteriosa nebbia leggendaria, « Entrò nell’arte poco avanti il 1800 », scrive il Rasi; « e recitò alcun tempo le parti d'amoroso. A trent’anni ebbe un vivo alterco a Trieste con un tale che lo percosse pubblicamente. Il Roti pensò di vendicar vilmente l’offesa; e, appostatosi di notte sotto un ponte della città, sulla strada che conduceva all’anfiteatro Mauroner,100 al momento in cui l’offensore passava, gli scaricò in pieno petto un’archibugiata, che lo ferì ma non uccise: e fu gran ventura per l’assassino, che fu condannato a soli sei anni di lavori forzati. Scontata la pena, rientrò nell’arte; ma non vi fece più che le ultime parti, anche perchè obbligato dalla lunga consuetudine della catena a trascinarsi dietro la gamba sinistra. Nel 1820, eccolo palesarsi autore drammatico col noto lavoro Bianca e Fernando, ch’ebbe successo clamoroso, e al quale tenner dietro 1 due sergenti, tuttora vivi nel repertorio popolare, Il carcere d’ildegonda, Boemondo d’Altemburgo, e altri. Ma non mostrando egli nella vita alcuna traccia d’ingegno, e non essendo al Domeniconi riuscito di fargli cambiare un finale d’atto, molti ne inferirono che non foss’egli autore di que’ drammi, ma sì un suo defunto compagno di catena ». La congettura è però più romantica che verosimile. La riduzione de 1 due sergenti dimostra che il Roti non era privo d’un certo ingegno; e i Deux Sergents apparvero a Parigi appena nel 1823, cioè parecchi anni dopo che il riduttore era uscito dal penitenziario.101 « Il corso delle Recite autunnali » si aperse il 2 ottobre, come avverte L’Osservatore, « col Dramma serio intitolato: Le Feste d’I-side,l°3 del Nasolini, inframezzato dal ballo La morte d’Èrcole, composto dal Panzieri. Se i ballerini erano i medesimi della stagione d’estate, i cantanti, all’infuori del David, erano tutti nuovi per Trieste. Sulla loro scelta c’era stata anzi qualche discussione. Il Pittoni aveva fatto osservare al Governo, « che in onta di tali patti, l’Impre-sarj si sono fatti leciti di accordare, senza il permesso del Governo, la prima Donna Eckard, ed il primo Musico Belli, che certamente caraterisarsi non possono per personaggi di prima nomina » (25 maggio). Il Governo rispondeva — in tedesco, come da qualche tempo era divenuta regola — di passarci oltre, visto che essi avevano cantato in qualche teatro di prim’ordine; ch’era diffìcile inoltre di trovare buoni cantanti, e tanto più che si era già scritturato il famoso tenore David » (2 giugno).104