249 Furono invece tre gli avvisi nei quali si faceva notare che « come cadranno a totale rischio di detto Caratterista D. Fastidio le spese tutte teatrali... così pure andrà a suo intero benefizio il totale Introito » e si fissava la serata prima per la domenica 20, poi per il martedì 22 novembre.38 Altra novità: « Lunedì prossimo 5 del corrente dicembre 1791, si porrà in scena la Tragedia nuovissima II Mezenzio 40 regalata dal Sig. Abate Da Ponte alla Comica Compagnia che à l’onore di servire questo Rispettabile Publico. Nell’invitarvi il Capocomico Luigi Mazzoni Malipiero e benevoli Fautori delle Teatrali sue Produzioni, fa loro noto, che verrà decdrata, fra le altre, con una scena nuova a bella posta dipinta da un benevolo e molto intelligente Pennello'11 di questa Città Il Da Ponte parla di questo suo lavoro nelle Memorie : « Alla compagnia de’ cantanti ne successe un’altra di comici [il caso fu inverso, come vedremo], e i pochi amici ch’io aveva in quella città, tra quali nominerò con orgoglio il governatore, il baron Pitoni, il conte Soardi43 e il mio compatriotta Lucchesi, vollero a forza ch’io facessi rappresentare qualche mio dramma. Io avea ricevuto dal fratei mio,'“ alcun tempo prima della sua morte, i due primi atti d’una tragedia non limata nè terminata. La limai, la terminai e ne feci dono a quella compagnia. Si rappresentò con applauso, e il primo a farne degli elogi straordinari fu il Colletti ».4S Verissimo : il Coletti inserì nella sua gazzetta un lungo articolo laudativo, nel quale non solo esalta i meriti della tragedia (contiene, dice, il fuoco d’un estro animatore, la concatenazione più naturale de’ pensieri, il maneggio più toccante delle passioni, la sostenutezza più verosimile dei caratteri, l’eleganza più seducente delle espressioni), ma anche le doti della mente e dell’animo dell’autore. Di questi il Da Ponte diede subito prova, ricambiando gli elogi con nuove satire, perchè la « stomachevole falsità e adulazione » avevano raddoppiato in lui la collera e il disprezzo! 46 Dopo la critica, il Coletti fa un po’ di cronaca : « Egli (il Da Ponte) à regalata generosamente alla Comica Compagnia Mazzotti la sua prelodata Tragedia; ed egli, costretto dalla gratitudine dell’Im-presario (che nelle prime 4 produzioni di essa avea avuto il beneficio, non picciolo per Trieste, di poco men che di 2500 spettatori) ad accettare il beneficio della 5-ta Recita, regalato glie ne à la metà dell’im-