2Ô2 31 B. Brunelli, I Teatri di Padova, pag. 269. 32 Gazzetta Urbana Veneta, n. 37 del 9 maggio 1792, pag. 290. 33 Camillo Sacchi, Luigi Paris, Domenico Maffieri, Antonio Povieri, Giovanni Ricci, Francesco Salsilli, Luigi Mazzotti da Padre, Frane. Buratti da Tir., Alessandra Paris, Giuseppa Landi, Elena Salsilli, Regina Radici, Teresa Buratti, Celestina Rodeschini, Michelina Ricci, Anna Berti, Luigia Corona serva. Caratt. Napol. Luigi Paris. Gio Bat. Rodeschini Pant. Francesco Buratti Tart. Luigi Radici Brig. Gaetano Salsili Ari. (Indice de’ teatrali Spettacoli 1791-92). 34 A. Bòhm, Notizie sulle rappr. dramm. a Padova, pag. 57. 35 Op. cit., I. c., B. Brun élu, 1 Teatri di Padova, pag. 294 e seg. Agnese Barnavan è la Agnes Bernanerin del conte G. A. Tòrring, ridotta dal Milcent per il Théâtre Italien come Agnès Bernan (21 giugno 1785). 36 Luigi Paris, ch’era stato a Trieste col Lapy nell’autunno del 1784. Sul personaggio di Don Fastidio de Fastidiis spropositato paglietta napoletano, vedi M. Scherillo, ha Commedia dell’Arte in Italia, Torino, 1884, pag. 84 e segg- 37 La commedia non era « nuovissima »; non so se sia impressa nell’introvabile prima edizione delle commedie di Francesco Cerlone (Vinaccia, 1765), ma si può vederla nel tomo VI della seconda (1772-78) ed ugualmente in quella del 1798. Al Teatro Capranica di Roma veniva rappresentata già nel 1770 (Diario del 13 gennaio 1770, pag. 10). E’ un pasticcio romanzesco, nel quale non mancano le figlie incognite, i rapimenti, i chiostri, i travestimenti, le tempeste, i combattimenti con i Turchi. Il don Fastidio è introdotto arbitrariamente al posto di Don Saverio Pacca, tipo del Napoletano « grazioso » (Cfr. S. Di Giacomo, Storia del Teatro di S. Carlino, pag. 162 e segg.). 38 h'Osservatore Triestino, n. LXXXIX, del 9 novembre 1791, pag. 1030. 3,1 Numeri seguenti del 12, 16 e 19 novembre, pagg. 1042, 1053 e 1069. 40 II Megenzio, Tragedia nuovissima in cinque atti del sig. Abate Da Ponte da rappresentarsi nel ces. reg. Teatro di Trieste l’Autunno dell’anno 1791 dalla Compagnia Mazotti. Trieste, nella stamperia Sperandio. (in 120, 84 pagg.). Il libretto, spedito senza dubbio dal Da Ponte all’amico Casanova, si trova nella biblioteca del conte Waldstein, già a Dux, ora a Hirschberg. 41 h’intelligente Pennello è certo Paolo Kandler pittore architettonico e scenografo, poi macchinista al Teatro Grande. Era fratello dello storico. 42 h’Osservatore Triestino, n. XCVI, del 3 dicembre 1791, pag. 1114. 43 II conte Carlo Lodovico Suardi, Goriziano, ciambellano, consigliere provinciale e Giuseppe Lucchesi, notaio. 44 Gerolamo Da Ponte, nato il 9 aprile 1752 a Ceneda. Fu abate e professore, come il fratello Lorenzo, al par di lui poeta e improvvisatore. Morì tisico il 30 gennaio 1784 a Ceneda (Cfr. G. Gugitz, Den\würdigkeiten, vedi Indice). 45 Memorie, vol. I, pag. 161. 46 Memorie, vol. I, pag. 171. 47 h’Osservatore Triestino, n. LI, del 21 dicembre 1791, pag. 1166. Il Bottura trovò troppo aridi i due asterischi che separano la quartina dal testo, e li sostituì con una scenetta ben ideata, a dir il vero. « Commosso il da Ponte