416 versi « per secondare il fanatismo, che allora correva in favore de’ Martelliani »; più tardi la ridusse in prosa per l’edizione Pasquali (ed. Pasquali, t. XII, pag. 267 e segg.). 5 novembre. - « La lecture de la comédie de Goldonj, I Rusteghj qu’on joua aujourd’hui ». La Compagnia dei Salvadeghi ossia I Rusteghi, rappresentata al S. Luca il 16 febbraio 1760, fu giudicata da Gasparo Gozzi « piena d’industria da capo a fondo, e del genere di quelle [commedie] costumate e popolari, nelle quali J’Autore fu e sarà sempre degno di ammirazione » (Gazzetta Veneta, n. 5 del 20 febbraio 1760). 7 novembre. - « Beverley », tragedia borghese che il Saurin ricavò da un dramma del Moore, intitolato The Game ster. E’ la storia d’un giuocatore, che, rovinato, si avvelena e muore circondato da parenti, amici e servitori... i quali si guardano bene dal chiamare un medico, probabilmente per non compromettere il tableau finale! La tragedia, rappresentata per la prima volta pubblicamente al Théâtre Français il 7 maggio 1768, destò grande commozione (cfr. Mémoires secréts de Bachaumont, ed. Garnier, pagg. 277, 280 e seg.). La traduzione è di Elisabetta Caminer Turra (Opere teatrali; Il Teatro Mod. Appi., 1798, t. XXII). 11 novembre. - « Un de ces contes de Gozzi ». 12 novembre. - « Il padre per amore di Goldonj », commedia che dopo la prima fortunata recita del 1757 al S. Luca, sembra sia stata abbandonata dai capocomici; il Maddalena non trovò che una rappresentazione data dai dilettanti di Reggio nel 1763 (Cfr. Opere, ed. del Municipio, vol. XV, pag. 102). novembre. - « C’etoit une harlequinade ». 14 novembre. - « La figlia sagace de Goldonj »; è, probabilmente, La Sposa sagace, che in origine era stata intitolata La Sposa fedele (Cfr. Memorie di C. Goldoni, vol. II, pag. 393). 16 novembre. - « Il festino. Bonne piece. Pantalon en femme avec Arlequin dansent un menuet ». Il Goldoni ricorda con compiacimento che la commedia « non solo a Venezia, ma da per tutto ebbe straordinaria fortuna » (prefazione nell’ed. Pitteri, vol. II). Egli non vi pose le maschere, bensì « due Mascherati che non parlano » e che ballano il minuetto all’atto V. 18 novembre. - « Les loix de Minos » (vedi 24 settembre 1776). ig novembre. - « L’amante di se medesimo » ossia L'Egoista del Gol-doni, commedia che ebbe pure un « fortunato incontro » nel 1756, quantunque il carattere del protagonista vi sia presentato troppo superficialmente. 20 novembre. - « Diogène de Chiari ». Diogene nella botte « si rappresentò la prima volta in Venezia il Gennaio dell’anno 1755, e ad onta dell’orrido gelo, che di que’ giorni appunto tutta rassodò la laguna, e teneva sequestrata in casa la gente, ella si replicò più, e più sere con tale concorso, che io mi riputai della fatica mia ricompensato abbastanza », dice il Chiari nelle Osservazioni critiche (Commedie in versi, ed. 1774, t. II, pag. 3). In questa commedia, o meglio, in questo pasticcio, egli mise la descrizione del nodo gordiano, l’ingresso di Platone in Siracusa e un corsaro che descrive una tempesta, traducendo in martelliani un’elegia d’Ovidio (Tristia, I, 1). La Commedia trovò poi il suo posto nel teatro delle marionette (Cfr. G. Sommi Pice-