142 tro, e si ascoltavano cinque atti di tragedia o commedia. Sicuro: anche le commedie dovevano averne tanti, in ossequio al precetto d’Orazio; e il Federici credette di dover giustificarsi se era « uscito dai confini », scrivendo Lo Scultore ed il Cieco in soli quattro.75 Un problema, intanto, si faceva di giorno in giorno più grave : con quali mezzi si sarebbe data la stagione di carnevale? La cassa teatrale non aveva i fondi occorrenti e c’era poca speranza di rinsanguarla con la dote, poiché le casse dello Stato non si trovavano a" miglior partito. A calcoli fatti, il Pittoni si vide dinanzi ad un dilemma : o dare l’opera senza balli, od aumentare l’abbonamento dei palchi di due zecchini; e, sapendo che in ogni modo avrebbe fatto dei malcontenti, volle scansare ogni responsabilità, girando la questione ai palchettisti stessi e lasciando loro la decisione : « Si propone alli Sigg. Affittuari de’ Palchi di contribuire li due Zecchini d’accrescimento dell’affitto de’ palchi per staggione o sia Zechini quatro per ambo le staggioni d’Autunno e Carnevale, nel qual caso sarà data in Carnevale la solita Opera con i Balli. Overo, se più tosto vogliono avere l’Opera in Musica senza balli, e pagare in tal caso per i palchi il solito prezzo di due terzi ». La proposta, invece, sollevò discussioni e proteste. Davide Bu-helin « preferisce l’opera senza Balli del accrescimento del prezzo delli palchi »; per l’opera senza balli opina anche Sebastiano Fels. Il dott. Giacomo de Gabbiati trova « che la ripartizione sarebbe più giusta e universale se si accrescesse in proporz" la Porta, mentre in tal guisa 50, ò 60 particolari non pagherebbero col lor danaro il divertimento a 5 o 6/m persone che successivamente godono il publico spettaco- lo »; Sebastiano Fels e la vedova Tribuzzi sono del suo parere. In conclusione, soltanto il Bùhelin ed il Fels rifiutarono i due zecchini.76 Il Governatore, per tagliar corto, diede ordine alla Commissione Teatrale « di disporre a favore di tanti altri Postulanti (dei palchi dei dissidenti) verso le condizioni stesse da Essi ricusate ». Ma tanto il Bùhelin che il Fels, vedendo con ciò minacciata la loro reputazione, si affrettarono a scrivere al Governatore, dichiarandosi pronti a dare il loro contributo, pregando che venisse loro conservato il palco; « ...nè potrà permettere giammai la innata Giustizia del E. V. ch’io possa ò debba venir castigato per aver liberamente detto un parere », aggiunge il secondo. La cosa sembrò definita; ma l’incidente riportò sul tappeto la