4r5 sulterebbe che si faceva fare al Brighella la parte di Ministro di D. Sancio, scritta dal Gozzi per il Tartaglia. 28 ottobre. - « Il matrimonio rabbioso de Goldonj m’amusa. Il y a un Cav f alier j servente animal de charge fort maltraité. Presque personne au théâtre ». Pure in questo caso si abusa del nome del commediografo veneziano. 29 ottobre. - « La Dama e il Cavalier », o meglio, Il Cavaliere e la Dama, commedia che attirò al Goldoni il rimprovero « d’esser entrato troppo liberamente nel santuario della galanteria e d’averne svelati i misteri agli occhi profani del volgo ». Anche questo lavoro era stato scritto con le maschere; l’autore le tolse, quando lo fece stampare dal Pasquali (ed. Pasquali, t. II, pag. 10; Ed. del Municipio, vol. Ili, pag. 289). 30 ottobre - « Le Gare d’Ariechino e di Brighella. Il mondo nuovo, il mondo vecchio. Brighella en statiie de Jupiter de Crete, en vieille femme. Arlequin entre chez la fille de Pantalon, malgré Brighella. En mondo nuovo il vient avec un Cornet de poste et la lanterna magica. Et Rosaura met la tête dedans pour embrasser son amant ». La solita rivalità fra i due amorosi dà il soggetto del Mondo nuovo : Fiorindo e Leandro, assecondati dai loro servitori Brighella ed Arlecchino, alla lor volta innamorati di Colombina. Il mondo nuovo (una specie di panorama portatile, che si può vedere al Museo Civico Correr di Venezia e che lo Zompini ritrasse fra Le arti che vanno per la città) serve a distrarre la vigilanza di Pantalone. Per introdursi in casa dell’amata, Fiorindo dice a Pantalone di volergli affidare la statua di Giove da lui rubata, perchè incassi il premio offerto dal Senato romano per la ricuperazione. 31 ottobre. - « Il burbero benefico jolie pièce qui fut bien jouée ». La versione italiana sarà stata quella di Pietro Caudoin (ed. Savioli, Venezia 1772, vol. XIII). Il Goldoni stesso, poco soddisfatto delle traduzioni comparse, trasportò la commedia in italiano col sotto titolo 11 bisbetico di buon cuore (Cfr. Ch. Rabany, C. Goldoni, Paris, 1896, pag. 386; Il Teatro Mod. Appi., 1798, t. XXIV). 2 novembre. - « On donna I pitocchi fortunati ». Apprendiamo dalla Prefazione che questa fiaba « fu rappresentata dalla Truppa Sacchi la prima volta ai 28 del mese di Luglio l’anno 1764 in Parma e piacque. Entrò nel Teatro di Sant’Angelo a Venezia ai 29 di Novembre dell’anno medesimo. Si fecero con questa otto fortunate recite, sei successive nell’autunno, e due nel carnovale ». « Fu mal rubata, e pessimamente adulterata da alcune altre Comiche Truppe » dice ancora il Gozzi (Opere, ed. Zanardi, t. II, pag. 196). « Trattasi d’un Re, che si finge pitocco e gira incognito per conoscere i bisogni del suo popolo e le arti malvagie de’ suoi ministri, e che rispecchia aneddoti contemporanei, che ancora si raccontano di Pietro il Grande di Russia, di Federico II, di Giuseppe II e di Pietro Leopoldo di Toscana » (Cfr. E. Masi, Studi sulla storia del Teatro ltal., pag. 104 e seg.). 3 novembre. - « Cette ennuyeuse farce des travestimens d’Arlequin » (vedi 6 ottobre 1776). 4 novembre. - « L’Impresario di Smyrna ». Con questa commedia il Goldoni volle burlarsi della virtuosa canaglia, ignorante e presuntuosa, che lo aveva tormentato spesso in nome delle « convenienze teatrali ». La scrisse in