«7 Santo Stefano.28 E il Cosimi si trovava nell’imbroglio, come Arlecchino servitore di due padroni. Lo Zinzendorf dimostra il suo buon orecchio, notando il Babini, che fra una diecina d’anni entusiasmerà l’Europa e sarà particolarmente caro ai Triestini. Pur essendo giovanissimo — era nato a Bologna nel 1754 — era già da diversi anni in arte.2“ Di Barbara Viglioli, lo Zinzendorf parlerà spesso.30 Le prove — o le virtuose -— devono aver interessato il Governatore, perchè « vers 7I1 » del 23 torna dal Pittoni e osserva che questi « causa beaucoup avec M.e Restorinj ». Il giorno di S. Stefano, egli riceve due visite : quella dell’impresario che gli offre il libretto dell’opera. Omaggio tradizionale che si faceva ai personaggi più autorevoli; i libretti destinati a questi signori erano accuratamente legati in raso o bianco, o rosa, o celeste. La prima opera era, come di regola, dedicata allo Zinzendorf; ma lo stampatore veneziano ne aveva cangiato il nome in « Giuseppe Giandorf » ; vero è che invece di Zardon aveva stampato « Pardon-»... quasi per chieder scusa! 31 La seconda visita è dovuta all’orefice Mezzodì che reca « un bon projet pour bâtir ici un Théâtre sur le petit port a coté de la porte de la mer à l’emplacement où sont les prisons ». Come si vede, egli cercava di girare gli appunti fattigli dal Pittoni. Alla sera, il Governatore va a Teatro, a presenziare l’apertura della stagione. Ma non dev’esser rimasto troppo soddisfatto, perchè si limita a questo resoconto laconico: « au spectacle L’opera l’avaro. Belle musique d’Anfossi. Deux Ballets. Celui de Diane et les mique-lets. M.lle Vigliolj jolie danseuse, grande, bien-faite ». Il giorno dopo cadde di venerdì; il teatro rimase quindi chiuso. Si comprende che gli artisti ne approfittarono per provare ancora, perchè sabato « L’opera et ballets mieux rendues que la première fois ». Lo Zinzendorf non manca neppur alla rappresentazione domenicale, ma incomincia a far maggior attenzione agli esecutori (anzi, alle esecutrici) che allo spettacolo: « Pittonj m’amena la première danseuse M.lle Vigliolj et la première actrice M.e Restorinj. La première est jolie, la seconde fait des grimasses prodigieuses; mais elle a une belle voix de hautecontre qui tient un peu du Ténor. La Vigliolj est encore plus jolie dans le second ballet ou sa parure est moins ridhe. M.lle a de beaux yeux ». \ 1777