398 Sancassan Michele. - Corno di caccia. Nel 1794 suona al nuovo Teatro di Vicenza (Gazz. Urbana Veneta, 1794, pag. 392). Due anni dopo lo vediamo nominato dai libretti d’opera come secondo corno dell’orchestra teatrale. Nel 1801 passò al Teatro Nuovo con uno stipendio di f. 350__da parte della Cassa Teatrale e di 220.— da parte dell’impresa. Nell’accennato manoscritto dello Schiroli si legge questa nota: « 1834. [Decessi] Michele Sancasan 31 dicembre. Stipendiato f. 450.— Corno primissimo. Grande Funerale con Banda civica St. Mesa in musica » (pag. 67). Scaramella Giuseppe. - Fu capostipite di una famiglia di musicisti. Nato nel 1761 a Venezia e discendente forse da una vecchia famiglia israelita veneziana, che aveva uno stemma un po’ strano: un topo in mezzo al pentagramma di Mosè. Manca ogni notizia sullo Scaramella prima della sua venuta a Trieste. Suonava in qualche teatro, probabilmente, e cominciò col dare qualche concerto. Si sa che andò a Vienna assieme al figlio Alessandro Scaramella e che furono cordialmente ricevuti dal Haydn. Di ciò lo Scaramella serbò sempre grata memoria e quando il grande compositore viennese morì, « pensò di onorarne la memoria promovendo funebre ufficio, che poi fu tenuto con pompa solenne in S. Maria Maggiore. Dai cantanti dell’Opera e dell’orchestra del teatro venne eseguita una Messa, composta a diretta dal m.o Ab. Cervellini. D. Rado disse l’elogio funebre » (G. C. Bottura, Op. cit., pag. 73). Le note manoscritte di Giuseppe Schiroli, secondo corno di caccia nell’orchestra del Teatro Grande, dicono che lo Scaramella faceva parte dell’orchestra triestina sin dal 1783 « sicuro » (msc. nel Museo del Teatro di Trieste) e ciò dovrebbe corrispondere al vero, perchè proprio in quell’anno il bar. Pittoni faceva osservare al Governatore « la necessità di stipendiare un primo Violino, e ciò perchè non v’è in paese persona capace di dirigere l’orchestra specialmente per li oratorii. Trovo bene che la città li paga male per la capella, e che a mio senso ò dovrebbe pensar a stipendiar gente capace, od’abolir [parola incomprensibile] » (29 luglio 1783). Il nome dello Scaramella comparisce per la prima volta su L’Osservatore Triestino, del 19 febbraio 1785, come primo violino della stagione d’opera. Non rinunciò tuttavia alle Accademie: il Galeati ricorda un concerto dato nell’estate del 1784 al Teatro Formigliari di Bologna « da un forastiero sopraggiunto per nome Giuseppe Scaramella, virtuoso di violino » (XII, pag. 258, cit. da C. Ricci in / Teatri di Bologna, pag. 505); ne diede uno anche a Trieste, il 28 aprile 1788, a suo benefìcio, con il concorso dei cantanti dell’opera, Domenico Bedini, Andriana Ferraresi Del Bene e Vincenzo Maffoli. La Gazzetta Urbana Veneta lo nomina come primo violino al Teatro di Mestre, ma dev’esser stato un breve distacco, perchè riprende subito il suo posto nell’orchestra triestina. Allorché la Direzione del teatro si trovò in grave imbarazzo, avendo l’impresario Zardon mancato ai suoi impegni, lo Scaramella assunse l’appalto, associandosi al suo collega Schmòlz (marzo 1798). I risultati furono favorevoli e lo invogliarono a ritentare la prova altre volte: nel marzo 1810 (Bottura, Op. cit., pag. 74), aprile 1828 (Bottura, Op. cit., pag. 145). Chiuso il Teatro vecchio, fu scritturato pel Teatro Nuovo come primo violino e direttore d’orchestra, con f. 300 dalla Cassa Teatrale e f. 220 da