453 maître, qui accepte les remerciemens d’Emilie sur l’argent qu’il n’a pas donné et qui le répand ». La commedia non è dello Stephanie, ma di Giovanni Cristiano Brandes e venne tradotta da Gaetano Fiorio col doppio titolo L’oppresso d’animo felicitato o sia il Conte d’Osbach (G. Fiorio, Trattenimenti teatrali, Venezia 1791). 8 novembre. - « La moglie saggia)> (vedi 7 ottobre 1776). 10 novembre. - « Il mostro turchino. Arlequin y dit de bonnes choses. Il y a de la Belle et la Bête de l’Orphelin de la Chine. La dernière décoration est belle ». Notissima è la fiaba del mostro innamorato di Giovanna Maria Leprince de Beaumont; meno, certamente, la tragedia del Voltaire che si svolge in Cina come la commedia del Gozzi. Questa termina con la trasformazione della prigione di Dardanè « in una scena risplendente magnifica ». Il Perelli, scriveva il Bartoli nello stesso anno, « ha poste in teatro alcune Rappresentazioni favolose del Sig. Co: Gozzi, che furono per l’addietro un solo pregio della Compagnia d’Antonio Sacco; ed egli medesimo n’ha inventate, e dirette le tanto difficili trasformazioni (Op. cit., t. II, pag. 86). 12 novembre. - « Les trois Sultanes piece qui ne suporte ni la traduction ni le jeu insipide de la Magrotta ». Les trois Sultanes ou Soliman second s’intitola una commedia in versi del Favart (1760), ricavata da un racconto del Marmontel; il Lessing la critica a lungo nella sua Hamburgische Dramaturgie (21, 25 e 28 agosto 1767). Magrotta sarà stato il soprannome ironico della prima donna Margherita Gavardina Cotei, la quale era invece « un pezzo di carne, che destava l’appetito anche a’ più nauseati » ([A. Piazza], Il Teatro, pag. 20). 13 novembre. - « On recitoit Penelope tragédie bien écrite et assez ridicule ». Secondo il Bartoli « la tragedia La Penelope> tratta da Giacomo Girelli dall’originale Latino del Sig. Abate Andrea Friz, aveva piaciuto moltissimo in Venezia e dovunque fino allora [1781] era stata rappresentata. Fu stampata in Gorizia per Valerio Valerj Stampatore, e Libraio l’anno 1780» (Op cit., t. I, pag. 265 e seg). 14 novembre. - « Ariechino maestro di Scuola, farce terrible ». Vecchio scenario della Comédie Italienne, che lo rappresentò il 27 giugno 1716, noto anche come La scuola di Terenzio. 75 novembre. - « L’orfana Inglese » (vedi 25 ottobre 1778). ly novembre. - « La Sposa Persiana de Goldoni. L’Esclave Hyrcana est à la fin chassée et l’epouse Fatima preferée. Curcuma la garde Dames, homme habillé en femme ». Può esser stato il Bossi; la parte della « custode delle schiave di Tamac » era stata scritta per Luzio Landi, che riusciva particolarmente nell’imitazione delle vecchie ( F. Bartoli, Op cit., t. I, pag. 284; vedi 2 aprile 1777). 18 novembre. - « Ariechino finto Principe. Il m’amusa parceque arlequin est fort adroit, mais cela est trop long ». Antica e popolarissima commedia dell’arte. Il titolo serve oggi ancora per indicare un uomo che sfoggia un lusso non pari ai suoi mezzi. ig novembre. - « Il Saggio nel suo ritiro. Un paysan qui ne se soucie pas de voir son roi, celui-ci soupe chez lui, étant amoureux de sa fille, à