201 atti, poesia del celebre abate Pietro Metastasio », ma in realtà erano scio i disiecta membra poetae. Ogni compositore si faceva accomodare L'Olimpiade a proprio uso e consumo. Il Paisiello volle finire il 2° atto con un terzetto per sorpassare il Guglielmi, il Sarti ridusse il dramma a 6 personaggi, il Cimarosa a due atti... Secondo il Dizionario del Dassori L’Olimpiade fu musicata 36 volte. Quella del Cimarosa andò in scena il 10 luglio 1784 al Nuovo Teatro Eretenio di Vicenza, dov’era impresario lo Zardon (Cfr. O. G. T. Sonneck, Op. cit.; F. Formenton, Storia del Teatro Eretenio, pagg. 21, 22, 49). *' J. Meermanns Freyh. v. Dahlem, Reise, Braunschweig, 1794, pag. 250. 43 Num. XXIII, 10 giugno 1786, pag. 306. 44 Giovanni Friedei, nato a Temesvar il 17 agosto 1755, alternava la sua attività come romanziere, autore drammatico, attore e direttore. Recitò a Berlino, poi a Vienna, nella compagnia dello Schikaneder, il librettista del « Flauto Magico ». Fu alla testa di una compagnia comica a Klagenfurt, quindi direttore del teatro di Lubiana. Il 24 marzo del 1788 successe al Rossbach nell’impresa del teatro viennese nella Wieden, nella casa privilegiata (Freyhaus) del principe Starhemberg, con eccellente successo. Le sue condizioni incominciavano a migliorare, quando morì nelPaprile del 1789. (Cfr. C. v. Wurzbach, tìiogr. Lex.; Blümml u. Gugitz, Alt. Wiener Thespis\arrenpassion; P. L. H. Rödell, Reise von Venedig über Triest). Der Fähndrich oder der falsche Verdacht, commedia in 3 atti di F. L. W. Schröder. 46 Natur und Liebe im Streit, dramma in 3 atd di Bernardo Crist. d’Arien. 47 Num. XXVI del i° luglio 1786, pag. 351. 48 L'Osservatore Triestino, n. XXVII dell’8 luglio 1786, pag. 356. 49 Nicht mehr als sechs Schüsseln, un quadro famigliare in 5 atti, di G. F. G. Grossmann. so L’Osservatore Triestino, n. XXVII dell’8 luglio 1786, pag. 363. 51 Dankbare Empfindungen der dem Abschied vortreflicher Friedelschen deutscher Schauspielergesellschaft geäussert von denselben Verehrern; impressa nella Stamperia governiale. An Madame Maria Elisabetta Kettner als Elfride bei ihrer Abreise von Triest. (Entrambi nella collezione del Gr. uff. G. Sca-ramangà). 52 Elisabetta Knapp, nata nel 1758 a Wessely, esordì nel 1776, salendo presto in rinomanza. Sposò l’attoie Giuseppe Kettner, nato a Praga nel 1758, che rappresentava « le parti furiose». Ella invece incarnava le dolci innamorate, le forosette, le bacchettone. Precisamente nel 1786 era entrata col marito nella compagnia del Friedel, che seguì a Klagenfurt e a Lubiana; si stabilì poi a Vienna, dove la troviamo nel 1789, festeggiata in versi per un singolare tour de force: aveva partorito senza l’assistenza d’una levatrice e la stessa sera si era presentata sulla scena. Sembra che quattro anni più tardi volesse ripetere l’imprudente bravata, ma questa volta dovette pagarla con la vita (Cfr. Blümml u. Gugitz, Alt. Wiener Thespiskarren, pag. 247 e segg.). 53 Elfriede, tragedia in 5 atti di Fed. G. Bertuch. ,4 L’Osservatore Triestino, n. XXVII dell’8 luglio 1786, pag. 362 e segg.