CAPITOLO III. 1752 [1751-1765] Il Teatro di S. Pietro - Un’avventura spiacevole - Tempi proibiti - Preparativi per la venuta di Maria Teresa - Stagioni d’opera buffa - Libretti del Gol-doni - Un’opera scritta per il Teatro di S. Pietro - Il cavalier Gluc\ -Un futuro maestro di cappella in livrea - Nozze e funerali - L’Imperatrice e il giuoco d’azzardo. Trieste possedeva finalmente il suo teatro e poteva stampare con soddisfazione sul libretto del dramma bernesco, Tra due litiganti il terzo gode: «da rappresentarsi nel Teatro di Trieste il Carnovale dell’Anno 1752 ».' Neppur questa volta si trovò che valesse la pena di nominare poeta e compositore : essi esistevano soltanto per servire i virtuosi.2 La stessa noncuranza la troviamo a Venezia, quando quest’opera era stata data al Teatro di S. Cassiano per la fiera dell’Ascensione, del 1749. Certo è che il libretto è diverso da quello omonimo, musicato dal Sarti e che l’edizione triestina è una riduzione della veneziana, perchè uno dei personaggi, Cocco, venne tagliato.3 Fra gli esecutori c’è Ginevra Magagnoli, nota per aver cantato più volte a Venezia fra il 1740 e il 1750, ma maggiormente per una spiacevole avventura occorsale a Bologna, riferita dallo Zanetti in data 18 maggio 1751 : « La notte antecedente fu carcerata tal Ginevrina Magagnoli cantatrice, perchè voleva sposare uno scolaro da Mordano e abitava in casa in cartoleria vecchia da S. Tommaso di Strada Maggiore ».4 II tavolaccio invece del talamo!... Speriamo che le soddisfazioni artistiche l’abbiano poi confortata... Anastasio Massa, che a Venezia aveva cantato nella parte di Cocco, tornò ancora in