02 nel Teatro stesso il Ballo in maschera dato franco dalla Città con distribuzione, senza pagamento, di ogni sorta di sorbetti impietriti e rinfreschi offerti e portati intorno durante tutta la notte ». Il giorno seguente, 2 agosto, vi fu poi una grande accademia al casino dei nobili, indi Commedia al Teatro e la serata si chiuse colFilluminazione a colori del nuovo lazzaretto, con fuochi d’artificio e cavalchina franca a spese del Comune. « Nel dì appresso 3 agosto, la sera vi fu nuovamente commedia, e l’ingegnere Struppi fece erigere all’aperto nella città nuova, di là del Canale, un salone di verde tutto illuminato a giorno, nel quale le maestranze e gli artefici, che avevano travagliato sulla costruzione del nuovo stabilimento, vennero trattati e regalati con commestibili e vi passarono lietamente la notte con spari di mortaretti, musiche e danze. In tale occasione furono pubblicati pure vari componimenti poetici ». Non si perdette l’occasione per fare una bella réclame al Lazzaretto e alla città. La descrizione della festa venne data alle stampe e fu data comunicazione deH’avvenimento alle gazzette.25 In nessun luogo però si fa il nome della compagnia che agisce al S. Pietro; ma non credo d’errare dicendo, ch’era quella rinomatissima, condotta da Gerolamo Medebadh, allora in decadenza dopo la partenza del Goldoni a Parigi ed il ritiro del Chiari. Il Medebach era proprietario d’un grande numero di commedie di questi due autori. Terminate con l’estate le recite a Venezia, il Medebach girava fino alla ripresa degli spettacoli, in autunno; nel 1769 può quindi esser stato a Trieste tra il luglio e l’agosto, passando poi a Udine, dove, il 20 settembre incassava 62 lire del sussidio che quel teatro assicurava alle compagnie.26 Ma, per ordine superiore, i fogli veneziani lo ignorarono. Ciò, irritò talmente l’imperatrice, che con risoluzione del 28 agosto dello stesso anno ordinò che in casi eguali si usasse verso la Repubblica un procedimento consimile.27 Nel dicembre la Commissione Teatrale assunse il teatro con il seguente contratto: « Resta convenuto fra l’Illmo Sig.r Bar. de Kònigsbrun Consig.re della Sup.a Int.za Com.re e attuale direttore Teatrale da una parte e li Sig.ri Gio: Paolo Bajardi, Giuseppe de Calò, Pietro de Giuliani e Gosuè (sic) Bianchi, e per lui il Ill.mo Sig.r Con.e Rici procur.e Suo del altra parte, che per la liqui-