CAPITOLO V. [1776-17771 Scioglimento dell’intendenza Commerciale - 13 e venerdì - Il primo governatore di Trieste e il suo « Diario » - Progetti per l’erezione di un nuovo teatro - La Compagnia Rossi - I granduchi di Toscana - La nuova impresa Zardon - Il direttore di polizia « maître de plaisir » - La bella Vigliali - La signora M. - Una stagione disgraziata - Appalto del Teatro -La Compagnia Lapy descritta da Antonio Piazza - Riforme del barone Pittoni - La Compagnia Paganini. Come d’uso, vi fu in carnevale la stagione d’opera buffa. Si diedero L’Innocente fortunata del Paisiello e II Padre della Virtuosa del Caruso.1 Quattro erano gl’impresari come in passato: Gio. Paolo de Bajardi, Giusto Gius.e de’ Calò, Pietro de Giuliani, ciascuno interessato per un sesto, e Giosuè Bianchi, per tre sesti. Seguì la commedia: su di una nota di spese, appariscono dati 80 ongari di regalo alla Compagnia di comici che aveva recitato in primavera; quale, non è detto. In quest’anno avvennero importanti cambiamenti nel governo della città. Una risoluzione sovrana, datata 13 aprile, scioglieva l’intendenza Commerciale, mettendo al suo posto un governatore. Era un’idea lungamente vagheggiata da Giuseppe II, che aveva destinato a quella carica il conte Carlo de Zinzendorf, il quale per gli studi e le vaste cognizioni acquistate nei suoi viaggi prometteva essere thè right man on thè right place. La cittadinanza però non trasse troppe speranze dalla sua venuta; gli ultimi presidenti, pieni d’albagìa, burocratici pedanti, rigidi interpreti del governo viennese non ave- 1776 - Curici