J . . ' 256 sopravvive, avendogli assegnato la tradizione comica il posto dell’insulso comandador del testo originale? 100 Dai fervorini pubblicati sulla gazzetta triestina apprendiamo che sabato 16 giugno comparve per la prima volta « su queste illustri scene » una nuovissima favola, Illusione e Verità,'01 che data al Sant’Angelo nel carnevale del 1790, aveva entusiasmato il pubblico per venticinque sere ; a Padova, alla sesta replica aveva sollevato un tumulto fra entusiasti ed oppositori. L’allegoria, pur ricordando le fiabe del Gozzi, è scevra delle stravaganze che si trovano in queste, e mantiene l’inquadratura della commedia.102 L’autore non nominato è Camillo Federici, ch’era stato poeta della compagnia.103 Pure del Federici erano le nuovissime « Commedie di carattere » L’Udienza, data il 20 e La Disgrazia prova gli Amici, data il 27.1"4 Per il 30 venne annunziata « una mai più esposta Rappresentazione », La Satira per Vendetta. « Questo Storico commovente Spettacolo, decorato di nuovi Scenari del noto sig. Mauro,103 e di militari evoluzioni, sarà eseguito con ogni possibile precisione », prometteva l’avviso.106 Il discorrer che si faceva d’un’alleanza fra l’Austria e la Prussia avrà suscitato qualche curiosità per questo lavoro. Il 3 luglio fu data La gran Regata di Venezia. « Questo Spettacolo particolare della Nazione Veneta, che per il buon gusto, e per la magnificenza richiamò sempre dalle più lontane Contrade d’Europa i Personaggi più illustri ad esserne Spettatori, vien precisamente espresso in questa graziosa Azione Teatrale, adornata di un Scenario indicante i luoghi precisi, ne’ quali si eseguisce, e decorata di Barche in giro, come Bissone, Magarotte, Ballottine, Gondole » diceva il fervorino.107 L’Osservatore non nomina altre commedie, ma è probabile che la compagnia abbia rappresentato Le Convulsioni del marchese Albergati Capacelli, nella qual commedia eccelleva la Ricci.108 Le ostilità con la Francia erano frattanto incominciate. Anche a Trieste, per quanto lontana, si notava l’affannoso dislocamento delle truppe. La gazzetta pubblicava lunghi articoli per tranquillare la popolazione, assicurando che i Francesi, che nel 1734 e 1741 « non sognarono di comparire nell’Adriatico, non sogneranno di comparire neppure nel caso presente ». L’orchestra, pensando che in quei momenti « uno svago riuscirebbe benaccetto » assunse l’appalto del teatro ed ammannì due opere che erano la risorsa della impresa. Fra due litiganti il terzo gode del