212 applausi con generale battimento di mani, al dhe S. M. I. graziosamente corrispose con pubblici atti del suo benigno gradimento ».1s L’opera era nota all’imperatore, perchè con essa era stato inaugurato il rinnovato secondo Teatro di Corte (presso il K'àrntnerthor) la sera del 4 agosto 1785.19 La visita di Giuseppe II fu breve; il mattino del 6, egli partiva alla volta di Fiume.20 Dopo Pasqua si riaperse il Teatro, con la ripresa della prima opera. Il secondo dramma serio, ha Nitteti, andò in scena il sabato 5 aprile. « La di lui Musica sarà tutta nuova del sig. Sebastiano Nasolini, Maestro della Ces. Reg. Cappella e del Ces. Reg. Teatro di detta Città di Trieste », faceva notare h’Osservatore Triestino,2' Il Bot-tura dice che l’opera ebbe « plauso generale ». È, al solito, un’asserzione cervellotica, ma non inverosimile, perchè i componimenti del Nasolini « ebbero in Italia e in Inghilterra sempre ottimo successo ». 22 Terminata la stagione d’opera, lo Scaramella diede uri Accademia vocale ed istrumentale con la cooperazione dei principali artisti.21 Sfogliando ancora ne h’ Osservatore, leggiamo questo « AVVISO TEATRALE Domenica 25 corrente, la Comica Compagnia diretta da Giovanni Fa-brj, darà principio ad una serie di Sceniche Rappresentazioni, cioè: Commedie, Tragedie, Commedie con Maschere, così dette dell’Arte, e Produzioni spettacolose; moltissime delle quali oltre la eleganza dello stile ed un’ottima condotta, avranno il pregio della novità. Si lusingano pertanto li Comici, che adoprandosi quanto potranno per ben servire questo illuminato Pubblico Triestino, verranno aggradite e compatite le loro indefesse fatiche ».2,‘ Il Fabbri, da una quindicina d’anni almeno,23 s’era dato al capo-comicato, ma non aveva saputo sollevarsi alla notorietà. Di tutta, la sua compagnia — lui compreso 20 — non uno è ricordato dal Bartoli o dal Rasi, all’infuori di Pietro Panzera, che potrebbe essere identificato con Pietro Panzieri, « Comico più che, di mediocre abilità », che recitava da Innamorato,27 Fra gli spettacoli rappresentati dal Fabbri, v’era ha sepolta viva, ovvero gli assassini di Cracovia : titolo che già per sè fa accapponar la pelle e che preludia i drammoni d’arena che una ventina d’anni fa appassionavano il popolino nelle rappresentazioni diurne. « Questa Commedia, scriveva la Gazzetta Urbana Veneta"'1 ha un’origine remota, ma ne fu trattato l’argomento a’ nostri tempi da Francesco