332 minò esclamando: abbandonarti ah, Trieste! tutto il teatro era commosso davvero, ed io del pari. Sennonché a questo seguì un vociar così terribile, uno strepitar tale con mani e piedi, che qualunque Tedesco come me avrebbe creduto l’intera riunione una tribuna furibonda, piuttosto che un pubblico plaudente ». Dopo Trieste, la compagnia andò a Udine, dov’era scritturata per Testate. Dal 9 gennaio, la città si trovava in potere degli Austriaci. Il Pellandi, che non doveva sentire una gran simpatia per le divise bianche, fece annunziare il 30 agosto che la compagnia « darà un nuovo divertimento non solo a questa ufficialità che qui non ha altro da fare, ma anche a quei cittadini ai quali piace più divertirsi che occuparsi in cose di qualche miglior impegno ».*4 Una bella audacia, davvero! Durante l’estate furono rappresentate tre opere buffe : La Dama soldato del Gazzaniga, Lo stravagante inglese del Bianchi e 11 Matrimonio segreto del Ci marosa.8 5 Sull’elenco figurano Camilla Balsami detta Balsamini e Domenico Ronconi, due nomi che non avevano ancora l’aureola della celebrità, come undici anni dopo, quando si trovarono nuovamente sullo stesso programma, quello delle rappresentazioni a Schònbrunn dinanzi a Napoleone.“6 Il giudizio del Frizzi ci dà la misura di quanto valevano (o di quanto venivano apprezzati) allorché vennero a Trieste : « Ronconi si può dire un eccellente professore; si può distinguere il suo merito in una estemporanea cantata siccome non manca di musicali grazie, nè di voce, quale anzi si può annoverare fra le più grate dei cantanti di sua sfera. La Balsamini à un metallo di voce più proprio al Serio che al Buffo. Non ò avuto occasione di poter veramente rimarcare sino a qual grado si estendi la sua bravura da qualche tempo avanzata, con aver estesa la sua carriera nel Serio, supplendo in qualche luogo al mancante primo uomo o sia Musico. Se una donna arriva a bene eludere gli astanti in simil impresa, merita al certo le più giuste lodi »." L’An-gelelli aveva cantato in teatri importanti, ma come secondo buffo. Come si vede dall’annunzio dtìY Osservatore, al principio della stagione non c’erano balli, più innanzi lo spettacolo fu completato dalle composizioni di Lorenzo Panzieri.88 Da qualche anno questi aveva iniziata la sua carriera di coreografo. Ebbe forse maggior fortuna che meriti, a giudicare almeno dalle acerbe critiche della Gazzetta privilegiata di Venezia, la quale gli rimproverava incongruenze