198 la Gazzetta Urbana Veneta del 17 novembre 1792 (pag. 733), quando l’opera venne ridata alla Fenice con la Banti e il Pacchierotti. La prima rappresentazione fu data a Venezia il 28 gennaio 1785, come risulta dalle Notizie del Mondo, n. 10 del 2 febbraio: « In questo nobilissimo Teatro di S. Benedetto, venerdì scorso andò in iscena l’Alessandro nell’Indie. La Musica è del celebre Sig. Bianchi Cremonese) che dopo aver dati parecchi saggi del raro suo merito in serio ed in buffo, ha messo il colmo alla sua riputazione con un lavoro, che lo qualifica uno dei primi Maestri dei nostri tempi. Il Sig. Pacchierotti, la Sign. Banti, il Sig. Babbini, gareggiano di valore nell’esecuzione d’un’Opera tanto bella, e gli applausi, che ricevon dal Pubblico, son conseguenze legittime del loro merito ». 17 L’Osservatore Triestino, n. XLII del 16 aprile 1785, pag. 345. 18 Ivi, n. XLI del 9 aprile 1785, pag. 338. 10 Indice de' Spettacoli Teatrali 1785-86, pag. 93. 20 « Anche la città di Trieste coltiva i begli ingegni: giacché il sig. Antonio Carpaccio in essa dimorante à saputo nel seno suo e tra le occupazioni che lo distraggono, comporre due drammi giocosi che a senso di quelli a’ quali egli li à letti, sono ben condotti e ripieni di sali morali e graziosi che accoppiano l’utile col dolce. Il primo è intitolato II Globo aerostatico; il secondo 11 Zero. Se è vero, che il coraggio che si dà ai talenti sia l’anima e lo stimolo delle belle produzioni, mancar non ne dovrebbe a questo soggetto, o per parte dell’Arcadia di Roma e di Gorizia di cui è membro o per parte degli amanti o bisognosi delle drammatiche giocose produzioni » (Num. XXXI, 29 gennajo 1785, pag. 258). Il capodistriano Antonio Carpaccio, che vantava la propria discendenza dal celebre Vittore e dal di lui figlio Benedetto, era un pretenzioso poetastro. Iscritto all’Arcadia romana col nome di Carippo Magalense fu poi accolto nella Colonia Sonziaca. Nel 1805 pubblicò un Saggio sopra il commercio in generale con un prospetto dell’ingrandimento di Trieste (Cfr. C. De Franceschi, L’Arcadia Ro-mana-Sonziaca, pag. 17; A. Gentille, Il primo secolo della Società di Minerva, Pag- 4)- 21 Theater Kalender auf das Jahr 1786, Gotha, Cari \V. Ettinger (pag. 178). Della compagnia facevano parte M.me Allram (madri comiche), Hermann (seconda amorosa), Moli (servetta), Allram (padri comici), Allram figlio (parti comiche), Dahmen (primi e secondi innamorati). Aveva in repertorio: Il terremoto di Messina (tragedia di G. Korndorfer), Lo straniero (commedia di G. Friedel), Il borgomastro (commedia del conte Luigi Fed. Briihl), Maria Stuarda, di C. E. Spiess, ecc. 22 Giuseppe Giordani, detto Giordanello, nato a Napoli nel 1744, morto a Fermo il 4 gennaio 1798; scrisse molte opere, quintetti, duetti, oratori. Notissima è l’arietta Caro il mio ben. 23 L’Osservatore Triestino, n. V del 30 luglio 1785, pag. 60. Il Nonnini, come « dilettante di mandolino », aveva dato un’accademia ai Fiorentini di Napoli nel 1783 (B. Croce, I Teatri di Napoli, pag. 619). 24 L'Osservatore Triestino, n. VI del 6 agosto 1785, pag. 72. 25 II barone Ottone Carlo Erdmann de Kospoth, nato a Miihltroff (Erzge-