2go tori sono noti quasi tutti. L’Indice de’ teatrali Spettacoli non menziona le altre opere date nella stagione. Trovandosi di passaggio per Trieste « il sig. Antonio Lolli, Primo Violino e Maestro di Concerto di Camera di S. M. il Re delle Due Sicilie; e resosi persuaso, nelle richieste de’ suoi Amici, e Conoscitori del suo merito » diede il lunedì 2 febbraio un’Accademia,114 che secondo il Bottura, « passò freddamente ». Parole avventate che dimostrano che l’autore della Storia aneddotica ignorava che il Lolli possedeva una maestria sbalorditiva, mai raggiunta sin allora, tanto dhe veniva chiamato il saltatore musicale. Spesso egli si abbandonava a fantasie così selvagge e fuor delle regole senza tener tempo alcuno, che l’accompagnatore più provetto non era capace di tenergli dietro. I suoi successi erano tali che negli ultimi anni diceva di non voler più suonare che dinanzi a teste coronate.115 Abolita l’opera seria, si pensò di sostituirla con la commedia; ma sopravvennero vari incidenti, come risulta dai seguenti documenti: « Eccelso Governo Parecchi avevano proposto di fare un impresa particolare per dar un opera Buffa nel corso della futura quadragesima, ed hanno fatto sospendere la Direzione di procurare una Compagnia di Commedie. Svanirono tutti li progetti, perchè non hanno potuto provvedere li soggetti che meditavano, e tal dilazione ha fatto altresì che parecchie Compagnie di Commedia che si sono offerte di servir questo Publico hanno preso altri impegni. Non rimane che la Compagnia Menichelli la quale abbracciarebbe il partito, ma convien darli risposta a posta corrente che sarà domenica. S'intende che detta Compagnia non debba cader a peso della Cassa Teatrale, e che debba dar una rappresentazione a favore de’ Poveri. Trieste 13 febbraio 1795 Pittoni ». « Seduta del 21 febbraio 1795 Si può accordare il permesso alla compagnia comica Menichelli di recitare qui durante la quaresima, ma sotto l’espressa condizione che le rappresentazioni incomincino il 22 del mese corrente e che durino da allora fino al 26 marzo,116 però con l’esclusione delle feste osservate e dei venerdì d’ogni settimana, e che vengano dati soltanto lavori regolamente rivisti dalla censura, con eliminazione delle maschere e delle farse (cioè, commedie dell’arte). 14 febbraio 1795. Roth ».