258 e corno inglese e diede vari concerti a Trieste, « con quella maestria ch’era tutta sua propria ».U7 Il 28 settembre giunse la compagnia di Francesco Menichelli da Ferrara e Gorro per dare un corso di rappresentazioni.118 Stella della compagnia 119 è Anna Maria Angela Fiorilli, che già l’anno precedente aveva suscitato entusiasmo a Padova, specialmente nell’interpretazione de La Nina pazza per amore. L’abate Cesarotti « appena, per così dire, uscito dal teatro, prese la penna in mano per rendere italiano L’Oracolo del Saint-Foix, in poche ore compì il suo lavoro, e mandollo tosto in dono a chi più d’ogni altra potea far conoscere il merito dell’originale e quello insieme della versione ». La Fioriliina « miracolo dell’Arte », era giovanissima, essendo nata il 26 dicembre 1772; ma per amore della réclame veniva ringiovanita di 3 anni.120 Meno graditi ricordi di Padova dovevano serbare il Pantalone e il Brighella, arrestati 1’ 11 febbraio durante una rappresentazione « per aver domenica detto sporcherie troppo grosse ».121 NOTE AL CAPITOLO XI. 1 L’Osservatore Triestino, n. CHI, del 24 decembre 1790, pag. 1227; Indice de’ teatrali Spettacoli ij 90-91. 2 La bella Molinara o sia L’Amor contrastato, dramma giocoso in due atd, di Giuseppe Palomba è « una farsaccia, con passaggi del più basso comico... un barone, un notaro, un governatore sono presi d’amore per una bella mugnaia, la quale li tiene in fresco, prima di decidersi per il notaro»; ma su quel rozzo canovaccio, il Paisiello ricamò in oro, innamorando perfino il Beethoven, che compose sul tema del quintetto « Quant’è più bello l’amor contadino » nove variazioni e sei sul duetto « Nel cor più non mi sento » (Op. II e III). La Molinara venne data per la prima volta ai Fiorentini di Napoli nell’estate del 1788 e col sottotitolo al S. Moise di Venezia nel carnevale del 1790. Cfr. A. Della Corte, Paisiello, pagg. 118-140. 3 H soggetto de L’Adelasia in Italia, tratto probabilmente dall’omonima tragedia del P. Ringhieri, piacque anche ad altri coreografi, come p. e. al Muzzarelli ed al Pitrot. A Trieste i balli erano inventati e diretti da Gherardo Cavazza, gli altri esecutori erano: Primi Ballerini seri Carlo Villeneuve, Carolina Pitrò. Primi Grotteschi Andrea Mariotti, Teresa Mariotti, Giuseppe Pas-saponti, Felicita Ducot. - Altri Grotteschi Giuseppe Cortesi, Marianna Fracassi. - Terzi Ballerini Baldassare Ronzi, Regina Tommasini. - Ballerini di Concerto Gaetano Gorla, Filippo Scaglia, Vincenzo Bondanelli, Francesco Pichi, Margherita Ducot, Maria Brovellina, Paola Gorla, Geltrude Bodanelli (Ìndice de’ teatrali Spettacoli 1790.91, pag. 228).