67 Il sior Giacorrìeto si trovava a villeggiare a Spessa, ospite del conte Luigi Torriano, quando gli giunse questa lettera : Amico Carss.mo Trieste, 8 8.bre 1773 Desidero dall’Amico Casanova un piacere ed è, ritrovandosi qui in Trieste un’abile Compagnia Comica, desiderarci che la stessa rappresentasse per due sere la Comedia che tiene mia moglie da noi composta, ma senza il vostro con-senzo non vi sarà mai pericolo che io la faccia rappresentare, onde vi priego a darmi tale permesso, ed’ assicuratevi che io sono, e sarò quale mi protesto Aff.mo Amico Zanetto Jacoviti All’Illmo Sig. Sigr Pne Collmo Il Sigr Giacomo Casanova Gorizia 50 Questa lettera, veramente, non dà un’alta idea dello stile del signor Jacoviti; ma, almeno, avrà fatto piacere al Casanova. La commedia dovrebbe essere La forza della vera amicizia e la compagnia quella d’Onofrio Paganini, che l’ebbe in repertorio.51 Il Casanova non ne fa parola nei Mémoires, sebbene parli di una compagnia comica, della quale faceva parte la misteriosa Irene. Confonde però, ponendo la commedia nel gennaio del 1774 e l’opera buffa nell’autunno del 1773. Avrebbe potuto evitare l’errore rileggendo tre lettere dell’abate Carlo Bollini, un amico al quale aveva promesso di trovare un posto a Trieste. Questi gli scrive il 5 ottobre: « Il a maintenant une comédie, dont le pays est assez content; c’est la compagnie qui a joué a Udine »; il 26 novembre: « Je vous félicité de votre retour de la Campagne, il me fâche de vous savoir a Gorice pour tout ce Carnoval, j’espère pourtant que l’Actrice l’em-porterà, et que j’aurai le plaisir de vous embrasser au moins en passant ». L’attrice Y emporta davvero e il Casanova venne a Trieste, buscandosi anche qualche malanno, come risulta dalla lettera del 18 dicembre : « J’ai appri avec beaucoup de chagrin les mauvais effets de l’air de Trieste, je me flatte que cela n’aura point de suite, et que la santé reviendra dans peu... » e più avanti: « La Comédie est achevée, et les comediens partis. Les operistes viennent d’arriver en partie, l’on attend le reste par mer. Le premier Buffo est un certain Pinetti et la première femme la Montanari, le premier danseur Forti avec sa femme ».52