36t « L’elmo si conviene meravigliosamente al suo nobile aspetto. Essa rassomiglia a Pallade », scriveva 11 Cotidiano.62 Trieste rivedeva la primadonna Anna Morichelli Bosello dopo 21 anno, ma quantum mutata ab ilio! « La Morichelli », scriveva il Frizzi, « fù da me tre volte sentita, che una da Buffa in Milano, e due da Seria in Novara, e l’altra in Trieste. La bella voce, la grazia, e la franchezza che l’adornavano quale Buffa, piacquero di più che i salti, i trilli, le cadenze, e i gorgheggi che a perfezione tentava nel canto serio e> sublime. Aveva profonda cognizione degli armonici principj, e conosceva assai bene quale comica l’arte tutta della scena, e del vero gusto teatrale. Quando la senti] l’ultima volta a Trieste, ridotta vicina alla Tomba, non presentava più che i miserabili avanzi d’un bel Tempio antico di cui più non si conoscono che i miseri suoi residui, e i vestigi di tutto il magnifico già perduto e consumato. In vero questa povera donna, oltre gli anni che già in tal epoca incominciavan a caricarla, era così stata maltrattata dall’avversa fortuna, che quasi la impossibilitava a tentare neppure di piacere agli altri col Canto, giacché questo riescir non può a perfezione col cuore in seno rammaricato e oppresso da tanti oggetti che giustamente non ricordon dhe scontentezza e infelicità ».63 Di queste avversità parlano più esplicitamente due viaggiatori tedeschi : « Fra i componenti dell’opera seria si distinguono presentemente su queste scene madamigella Angelica Catalani quale soprano (musico, castrato) con una morbidezza, flessibilità e forza di voce mai udite. Come primadonna brillò qui Mad. Morichelli Bosello, che già da sette anni viveva lontana dal mondo, nell’Italia settentrionale, ma che aveva perduto una gran parte dei suoi averi e una rendita (Hospitalium) di 6000 lire con l’invasione dei Francesi nella primavera del 1797. Ella dovette perciò, per la seconda volta, chieder un pane all’arte, la quale tanto abbondantemente gliel’aveva largito assieme alla gloria. Nell’autunno venne a Trieste, ma non brillò che per un mese soltanto, che, come seppi più tardi, ella morì il 30 ottobre e venne sepolta con tutte le solennità. Poteva aver oltrepassati i 40 anni di età. Lasciò a suo marito una rendita annua di 200 fiorini, a madamigella Catalani un anello e istituì come erede universale il Bonaparte, per nobile vendetta come si crede, perchè con la di lui campagna del 1797, eila era rimasta privata delle sue sostanze. L'Orazia ne Gli Orazi e Curiazj fu la sua ultima parte »/"' La rinomanza delle due donne schiacciava tutti gli altri. Il tenore Righi, che per parecchio tempo aveva cantato in teatri di terz’ordine, si era elevato ai teatri primari. Nell’autunno del 1799 e susseguente carnevale era stato scritturato alla Fenice di Venezia assieme alla Ca-