312 sica di Valentino Bertoja.2 Fra i cantanti notiamo la Prosperi Crespi, che godeva bilustre fama di distinta prima buffa, consolidata dalle scritture alla Scala;3 anzi, nella stagione della precedente quaresima vi aveva cantato col Garelli, il quale lì dovette accontentarsi di parti secondarie. Altri due drammi giocosi si rappresentarono durante la primavera: 11 Matrimonio segreto del Cimarosa e I filosofi immaginari ossia I Visionarj del Paisiello.4 Il geniale maestro tarentino aveva rianimato con la sua fantasia il libretto musicato sette anni prima dal-l’Astaritta, che i Triestini avevano conosciuto nel 1774, superando il suo predecessore. Gli esecutori erano pochi, ma buoni: primadonna era Margherita Delicati, che non aveva ancora abbandonato il genere buffo per dedicarsi al dramma serio. Dei festeggiamenti che ebbe a Trieste, resta un ringraziamento in versi martelliani : ...Taccio: ma sempre sia Vostra Bontà scolpita, Incliti Triestini, nel cor di Margherita. Non tante stelle in cielo, tanti fior vanta aprile, Quant’io favori e grazie dal Vostro cor gentile. Per nobile clemenza, a Voi natia soltanto, Facil porgeste orecchio al debile mio canto...5 Teniamo conto della buona intenzione... Seconda donna era Maria Moscovia, la quale più che sull’oro della sua ugola faceva assegnamento su quello dei suoi innumerevoli ammiratori. A quanto riferiva agli Inquisitori di Stato un confidente, era donna « capace di qualunque impresa per malagevole che sia ».6 Lo Scalzi aveva cantato ne II Matrimonio segreto a Brescia,7 nella primavera antecedente. Dopo l’opera, vi furono due recite di dilettanti nelle domeniche del 5 e 12 giugno. Li bravi zelantissimi signori Dilettanti delle comiche Tedesche Rappresentazioni, diretti dal signor Giuseppe Libozky, Cancelliere di questo Rmo. Ordinariato, sonsi jeri la sera 5 giugno distinti con una Produzione intitolata: Il Delitto apparente in questo ces. reg. teatro per sovvenire col prodotto dell’ingresso, fissato a una Petizza a testa, la cassa di questo Instituto de’ Poveri. Non sono rimasti defraudati dalla loro espettazione, nè li medesimi di questo generoso Publico; nè il Publieo de’ medesimi; poiché il Publico vi è concorso in folla ed à unita la somma di 180 fiorini a beneficio dell’Instituto; e li signori Dilettanti anno eseguita ciascheduno la loro parte con una bravura