*35 generoso come il Samaritano della parabola ».31 Era il conte Giandomenico Stratico, consacrato vescovo di Cittanova il 21 luglio 1776. « Stratico a Cittanova sarà un grande storione in una tina » aveva preveduto argutamente Gianrinaldo Carli. Per combattere la noia, s’accinse a « promuovere l’allegria e lo studio nel paese ». Aprì le porte del suo palazzo a letterati, a filodrammatici e ballerini ; ma ogni tanto sentiva il bisogno di fare una scappata a Trieste, a Gorizia, a Venezia.32 Che fosse sempre lo stesso, lo vediamo dal Diario : « 3. Nov. 1780. Au spectacle. L’eveque Stratico dans ma loge observa que la Pacini etoit ragazza fiera, donneroit à faire à son homme ». Dal canto suo, lo Zinzendorf aveva osservato che « la seconde actrice a l’air d’une femme qui aime le plaisir, sa demarche paroit l’indiquer ». Come seconda opera, va in scena, il 19, il dramma serio-giocoso 1 pastori delle Alpi,33 che lo Zardon nella dedica volle far credere scritto a bella posta per il Teatro di S. Pietro; ma certo non ignorava che era stato dato a Firenze l’anno precedente.34 « L’opera est joli » dice lo Zinzendorf, il quale però preferisce la musica dell’Anfossi. Del suo parere fu anche il pubblico, perchè il 24 « tous furent enchantés du premier opera, Il curioso indiscreto, dont la musique est d’An-fossi; ainsi que de la belle voix de la Pacini ». Si proseguì, al solito, alternando le due opere; nè mancarono i soliti incidenti : una volta la Pacini non potè cantare perchè s’era fatta salassare; un’altra, il Bondichi s’era fatto male ad un piede... Il 7 novembre si dà L’Idolo chinese. « Je n’en ai pas pu juger, le spectacle paroit beau, mais c’est un amas d’extravagances, fort froid au Theatre », scrive il Governatore e il 12 : « La musique belle, le sujet très sot»; giudizio che collima perfettamente con quello del Giornale Enciclopedico.35 Il freddo venne presto a spaventare i teatrofili. « Peu de monde » scriveva lo Zinzendorf il 14. L’impresario, dopo qualche ripresa de 11 curioso indiscreto (16 e 18 novembre) cercò di rianimare il concorso con la quarta opera La vera Costanza, che presentò il 21. « La musique est fort belle, la première actrice bien mise, des grâces, mais chantant beaucoup moins agréablement que la Restorini cet air Care spiaggie. La Pacini sans grâce, l’air d’une servante toujour scu-letando, la troisième est seconde dans cet opera, chante mal. Specioli e Bondichi très bien ». L’opera riuscì gradita al pubblico anche que-