altre nazioni nel suono del violino, e dopo di essersi prodotto in Parigi e in Londra, à dato nel Ces. Reg. Teatro di questa città di Trieste un’Accademia di violino nella quale à fatto disdnguere non solamente l’agilità del suo suonare e la singolare maniera di cavare il suono e di maneggiar l’arco, ma ancora il profondo possesso di musica ch’egli à. Passerà ora in Italia e speriamo di ammirare nuovamente le sue virtù al ritorno ch’egli farà per questa parte dopo il giro premeditato ». La gazzetta, però, non ne parlò altro. Nè fece menzione alcuna della « Compagnia Comica Italiana diretta dal Sig. Menichelli », che dopo aver recitato durante l’estate a Gorizia, venne a Trieste per la stagione di prosa autunnale.61 Di Nicola Menichelli scrive il Bartoli : « Comico di buon fondamento nelle cose dell’arte improvvisa, il quale si esercita nella Maschera dell’Arlecchino infaticabilmente, rappresentando, fra le altre, una Commedia intitolata : Arlecchino finto Scimiotto] in cui vedesi eseguire diverse forze sopra una cordicella volante ». Nel 1780 aveva incominciato a condur compagnia, « occupando buone Piazze, facendo qualche fortuna ».65 Ma poi peggiorò; era « una cattiva compagnia comica » quella che venne a Trieste, secondo il giudizio del-l’ab. Gennari."" E infatti, nota il Brunelli, pur facendone parte due famiglie di figli d’arte, i Fiorilli e i Menichelli, quei comici non si elevavano molto al disopra delle mediocrità, ed alcuni di essi seguivano anzi una parabola discendente, come i coniugi Nicola e Teresa Menichelli e Alberto Ugolini ». La moglie di Antonio Fiorilli, una senese, poteva, secondo il Bartoli, « occupare un posto di qualche merito, recitando spiritosamente nelle rappresentazioni studiate, ed egualmente nelle Commedie aH’improvviso ».‘‘ Lo stesso osserva che allora (1782) la moglie del capocomico, Teresa, incominciava a provare i danni del tempo. Una volta, la sua figura di taglio gentile, lo spirito, la vivacità la facevano brillare nelle parti di Serva; ormai, come vediamo dall’elenco, vi aveva rinunciato. Nondimeno conduceva « buone scene all’improvviso insieme col Marito, e con altri Personaggi ».6S Francesco Menichelli, figlio di Nicola e di Teresa, recitava nelle parti di Innamorato. « Si porta bene, dice il Bartoli, e si sperano da lui in progresso degli ottimi avanzamenti ».60 In seguito « attore e direttore insieme, seppe acquistarsi una gloria non disgiunta dall’utilità ».:" Ma per allora era alle prime armi.