CAPITOLO X. [ 1788-1790I Entusiasmi bellici e entusiasmi artistici - « La Sepolta viva » e un fatto tragico -Un mago... poco chiaroveggente - Stagione di carnevale anticipata - Trasformazioni d'un libretto - Tre assi - Amori macabri - Veneziano o spa-gnuolo? - Un morto che balla - « Bella gerant alu... » - Poeti estemporanei - Fervore pericoloso d’un grande tragico. Per « rianimare con musicali giocose produzioni in questo Carnevale le Triestine scene », come poeticamente dice lo Zardon nella dedica del libretto, egli allestì La moglie capricciosaQuasi tutti gli esecutori avevano agito sui teatri veneziani. La prima buffa Giulia Gasperini era stata scritturata al S. Moisè per l’autunno 1786 e carnevale 1787; per la primavera al Sant’Agostino di Genova; per l’autunno al Teatro della Scala e per quello di Monza.2 Carolina Pitrot teneva alta la rinomanza del suo nome, diffondendo il gusto francese, « messi in disuso i « salti mortali » prima indispensabili, e sostituitavi l’eloquenza dei gesti e l’espressione muta delle passioni ».3 Il successo conseguito dalla macabra tragedia dell’Houdard de la Mothe Ines de Castro, aveva invogliato molti compositori a darle maggior risalto con la musica. Il diligentissimo Piovano enumera 14 opere italiane, due opere-centoni, un melodramma e sei balli, fra i quali quello del Dupin.' Il secondo ballo, Le gelosie villane, derivava, probabilmente, dall’omonima opera del Sarti. La sera del 6 gennaio « a causa » dello sposalizio dell’arciduca Francesco (il futuro imperatore) con la principessa Elisabetta di 1788 15. - Curici