34 1754 maschere sulla pubblica via. I giuochi d’azzardo erano tollerati solo nel Teatro. Concedeva pure che si dessero spettacoli d’opera e di commedia nel corso dell’anno intero,' esclusi tutti i venerdì, i due primi giorni di Natale, Pasqua e Pentecoste, l’Avvento dal 16 dicembre fino a Natale, comprese le tre feste. Una nota in margine aggiunge altre eccezioni: il Capodanno, il giorno della Trinità, l’Ascensione, il Corpus Domini, il dì d’Ognissanti e dei Defunti. Inoltre le vigilie e feste della Ss. Vergine cadenti al i° e 2 febbraio e 24 e 25 marzo, i° e 2 luglio, 14 e 15 agosto, 7 e 8 dicembre, nelle quali non erano permessi nè balli, opere e commedie, nè qualsiasi altro divertimento pubblico a pagamento. In seguito a ciò, concludeva, nulla impediva di stipulare un contratto per tre anni con l’impresario, secondo le modalità proposte, a patto che venisse versato ad Cassam pauperum, o per l’ospedale di S. Giusto, amministrato dai fratelli della Misericordia,10 un importo di almeno f. 200 annui o di f. 600 per tutta la durata.11 Del carnevale mancano notizie. Al 27 maggio giunse un rescritto che mise in subbuglio la città: l’imperatrice si sarebbe recata a Trieste il 4 o 5 maggio dell’anno seguente per fermarvisi tre giorni. Maria Teresa, che pur tanto s’era interessata allo sviluppo della città, non l’aveva mai veduta. Occorreva dunque che ne ricevesse un’impressione favorevole. L’Intendenza ordinava perciò al Magistrato il 17 agosto « la biancatura di tutte le Case » e di provvedere alle festività richieste, anzi commesse dal rescritto suaccennato.12 Nel voluminoso carteggio d’un confidente della Serenissima, Antonio Modena da Ajello, si leggono molti particolari riguardanti i preparativi : « Si fabbrica una lanza per cinque remi per parte per la Regina tutta indoratta con intagli, a Puppa un trono con due Angioli che tengono una corona... Illuminatori con ardhi... Fuochi grandi con macchine superbe sopra zatere in mare. L’Intendenza fa venire sogetti distinti per opera in musica. Fa rigovernare le strade. Fa imbiancar le case che sono in veduta ». Sagace economia. Da Lubiana si fecero venire 200 uomini per terminare il molo della Lanterna, a capo della quale si voleva « formar un giardino vago con piante, vasi in vaga forma distribuiti con una gran Camera verde per la Regina ». Per sostenere le spese, l’intendenza mise a contribuzione i cittadini, raccogliendo 6000 fiorini; particolare gustoso: lo stesso Modena diede 2 ongari.13 Anche le Nazioni — cioè le colonie greca, ebrea, tedesca, elve-