68 La Compagnia comica si fermò quindi dai primi d’ottobre alla metà circa di dicembre. Di Onofrio Paganini, Milanese, ci lasciò un ritratto — un pochino caricaturato, forse — Antonio Piazza, nel suo romanzo II Teatro.™ « Era questi un uomo picciolo e grosso, con una faccia rotonda e sanguigna. Aveva una voce imbrogliata ed oscura, e pareva che le sue parole uscissero dall’esofago d’uno che mangiasse... Quel botticino, recitava sul gusto del passato secolo, e aveva la smania di far ancora quelle parti, che gli stavano bene quarant’anni avanti ». Il Bartoli,51 pur convenendo « che per un amoroso da Teatro era troppo piccolo e pingue di soverchio », dà del maldicente al Piazza e dice : « Fu il Paganini un comico assai studioso, e sotto il nome di Odoardo parlava egregiamente aH’improvviso, giuocava il secondo Zanni » ; secondo il Piazza però « recitando all’improvviso diceva sempre le stesse cose, colle stesse parole ». Il Piazza ebbe occasione di conoscere da vicino il capocomico. Trovandosi a Genova nell’autunno del 1772 55 compose per lui la sua prima commedia L’Amicizia in cimento e lo aiutò a inscenarla perchè in « quella compagnia desolata » non c’era neppure un rammentatore. Era composta di nove comici, fra i quali una ragazza di circa dieci anni, Maddalena Corticelli, che « con un valore superiore all’età sua » sostenne la parte principale di Ozama,56 Quando la Compagnia venne a Trieste era riformata.57 Con Onofrio recitava il figlio Francesco, « abile recitante » nella parte di Innamorato, e la nuora Anna Corona Paganini, della quale il Bartoli elogia vivamente la bella e graziosa figura, la voce flessibile, come l’investirsi al vero delle passioni e lo spirito e l’elegante facondia nella Commedia all’improv-viso."8 Il Casanova parla di una seconda donna, ch’egli chiama, certo falsamente, Irene Rinaldi e di suo marito, il quale recitava da Brighella. Questa coppia, per arrotondare i suoi meschini proventi teneva giuoco in casa sua e l’attrice sapeva maneggiare le carte meglio d’un prestidigitatore. Un amico la denunciò; ma la polizia non potè porla all’ammenda, perchè quando andò per sorprenderla, trovò il nido vuoto. Il barone Pittoni, che s’era incapricciato della figlia, 1 aveva avvertita a tempo.'”1 Finora fu impossibile identificare questa famiglia di comici. Il Veneziano nomina ancora un’attrice, la piccola Costa, la quale piantò per otto giorni il suo capocomico per andar a filar l’amor perfetto col conte Luigi Torriano; co e quest’è