In maggio vi fu un’accademia musicale. « Ritrovandosi di passaggio in questa illustre città la signora Catterina Plomer inglese », invitò, « questo Rispettabile Publico ad un Accademia per la sera di Venerdì prossimo 15. corrente, alla solita ora del Teatro », facendo notare che « Il Teatro sarà tutto illuminato. Il Biglietto d’ingresso si darà per 30 Kni., e questi si dispenseranno anche dalla medesima, che alloggia nella Locanda dell’Aquila nera ». Non era mal pensata; più d’uno sarà andato a vedere da vicino il frontespizio dell’Inglesina. Ma la furba avvertiva : « Non s’intende però di porre limite alla generosità di chi verrà ad onorarla con la sua presenza ».121. Mis Plomer era « un complesso di buone e tristi qualità », come la definì la Gazzetta Urbana Veneta, « un bizzarro tipo di virtuosa. Fornita d’una voce sonora, ma niente affatto coltivata, di straordinaria estensione (tre ottave) nella quale imperversava senza regola alcuna, stonando spesso e rozzamente gorgheggiando; per lo più non riusciva dhe a suscitare l’ilarità oppur lo sdegno degli spettatori, faceva stupire ognuno per la illimitata fiducia che aveva nei suoi talenti e l’imperturbabilità che non ¡smarriva quand’anche commettesse gli errori più grossolani in fatto di intonazione e misura ». La sua ciarlatanesca disinvoltura giungeva a tal punto, che ad Amburgo nel 1801 fece annunziare che lord Nelson sarebbe giunto colà, per assistere al di lei concerto, nel quale era compresa un’aria che celebrava l’eroe d’Abou-kir. Nelle sue peregrinazioni aveva per compagno un certo Salvini, che vantava l’abilità di spaccare per metà una mela con la semplice pressione di due dita.122 Il 5 giugno, altra accademia istrumentale e vocale, data dalla signora Giulia Gandini, suonatrice di violino.123 Venne poi la compagnia del S. Gio. Grisostomo di Carlo Battaglia e compagni, diretta da Maddalena Battaglia.121 Carlo Battaglia era il marito di Maddalena; vecchio ormai, aveva lasciato il palcoscenico e non s’occupava più che deH’amministrazione e della direzione artistica della compagnia. Anche la moglie, un dì famosa Semiramide, ora sui 67 anni, recitava poco.123 Prima attrice era la figlia del Lapy, che aveva sposato Antonio Belloni, Veronese, il quale oltre ad ottimo Innamorato era apprezzato e ricercato dalle dame per « i suoi travagli di mode ».12< Altro Innamorato era il Venier, egli pure concittadino di Romeo, ed applaudito attore.12' Mirabile comica era la Gallina, l’ultima delle classiche servette settecentesche, pronta nell’andar a soggetto, che