192 S. Samuele di Venezia (autunno e carnevale 1788), assieme alla Pozzi e al Desirò.92 La Rubinacci era nota sulle scene veneziane.93 L'Idalide con tutti gli esecutori, venne trasportata dallo Zardon al Nuovo Teatro di Vicenza. Era una vendetta dell’impresario, che avendo perduto il Teatro Nuovo di Padova, aveva accettato la direzione e l’impresa di quello vicentino. I padovani con « molti maneggi privati di Autorevoli Personaggi » cercarono d’impedirglielo, ma non riuscirono che a ritardare l’apertura del Teatro fino al 25 giugno. Una contrarietà più grave per lo Zardon, fu la malattia della Pozzi, che dovè sostituire con Caterina Soraci.94 Il 9 aprile, cioè il giorno dopo Pasqua, fu rappresentato l’Ariarate, come annunziato. Per la primavera erano stati scritturati due artisti : il primo soprano Francesco Porri e la seconda donna Marianna Molz Terpin. Il Porri aveva cantato con la Pozzi alla Scala, nel carnevale; nell’estate si presentò ancora nt\YAriarate al Teatro del-l’Accademia degli Erranti di Brescia.95 La terza opera fu la Zemira,96 poesia di quell’abate Gaetano Sertor, condannato dodici anni innanzi per il dramma satirico 11 Conclave dell’anno MDCCLXXIV e quindi graziato da Pio IV.01 Stabilitosi a Venezia, era divenuto il librettista del San Benedetto. I versi fluivano dalla penna dell’abate; ma egli moltiplicava le rendite del suo ingegno, cedendo contemporaneamente i suoi libretti a diversi maestri. Così avvenne che la Zaira comparisse al San Carlo di Napoli la sera del 4 novembre 1781 con la musica di Francesco Bianchi; il 26 dicembre, alla Pergola di Firenze, con musica di Pietro Morandi e contemporaneamente a Venezia, al S. Benedetto, con musica di Pasquale Anfossi.98 A Trieste sembra si desse un centone. « Terminate essendo nella sera del dì 29 maggio p. p. le rappresentazioni delle opere serie in questo Ces. Regio Teatro di Trieste, à dato principio nella seguente sera del dì 30 sudd. mese alle sue recite la Comica Compagnia tedesca diretta dal rinomato sig. Frie-del. Grato egli alla benevolenza e protezione con la quale fu distinto da questo inclito Publico in una con la sua Compagnia nel corso delle recite nel predetto Teatro, eseguita nel està passato, à quivi condotto numero maggiore di scelti attori, accinto alla produzione delle più interessanti e nuove rappresentazioni »." Facevano parte, fra altri, della compagnia: Krauss, direttore d’orchestra; Kettner (parti ingenue); Eleonora Schikaneder (madri);