261 20 « Evidente egli è che il grande Edificio eretto da’ fondamenti nel luogo detto le Saline vecchie di questa città, servir debba ad uso di Regia Dogana... Eppure v’è in Trieste chi contraddice, a fronte di tanta evidenza, il destino di questo Edificio. Una sì strana contraddizione che non ha verun legale fondamento, e che viene smentita dall’evidenza de’ fatti, non persuaderà alcun uomo ragionevole, che il medesimo, ..... possa ora essere convertito ad un altro uso, che porterebbe seco una rimarchevolissima inevitabile spesa per adattarvelo » (L’Osservatore Triestino, n. LXXI, del 4 settembre 1790, pag. 859 e seg.). I fratelli Maurizio de Mohrenfeld chiesero il permesso di erigere un nuovo teatro, verso la concessione del ritiro di tutti i proventi; ma non volevano altre ingerenze da parte del Comune che la sorveglianza delle rappresentazioni e dei balli. Il parere del Municipio fu contrario: «la Città, — è detto, — impiega gli avanzi del suo denaro in oggetti di pubblica utilità e si contenterebbe d’un tenue interesse ». Con la proposta dei Maurizio, la cittadinanza sarebbe vittima «dell’arbitrio dell’indiscretezza» (Arch. del Municipio di Trieste, n. 39, 616, del 13 agosto 1791). 21 A. Tamaro, Documenti di storia cittadina, pagg. 67 e 85. 22 Jenne’s Reisen, pag. 183 e seg.; Reise von Venedig über Triest ecc., pag. 19. 23 B. Brunelli, I Teatri di Padova, pagg. 245, 270, 287. 2'1 Indice de’ teatrali Spettacoli iy 91-92. Esecutori erano: « Prima Buffa Marianna Dragon - Primo mezzo carattere Quintino Stevignoni - Primo Buffo caricato Filippo Bandini - Seconda Buffa Camilla Guidi - Primo Buffo caricato Antonio Tilotta ». Nessun cenno di balli o ballerini. 25 II Conte di bell’umore, poesia e musica del maestro Marcello da Capua (Bernardini) era stato dato per la prima volta nell’estate del 1785 a Castel Gandolfo. Nel luglio del 1790, a Padova aveva avuto festoce accoglienze. Nello stesso anno del quale parliamo venne rappresentato a Lisbona, al teatro della rua Dos Condes col titolo « O conde de bello humor » (O. G. T. Sonneck, Op. cit.,; B. Brunelli, Op. cit., pag. 266). Lo studente bizzarro, commedia per musica di Saverio Zini, musica di Gaetano Monti, aveva avuto il suo battesimo al Teatro Nuovo di Napoli nel 1783 come seconda opera. Il soggetto ricorda un po’ Il Signor Dottore (O. G. T. Sonneck, Op. cit.; M. Scherillo, L’Opera buffa, pag. 449). 26 Cfr. L. Da Ponte, Memorie, vol. I, pag. 151 e segg. Ciò ch’egli narra peraltro è confuso e poco esatto. Cfr. C. L. Curiel, Lorenzo Da Ponte a Trieste, in Piccolo della Sera del 20 agosto 1925. 27 G. Mainati, Croniche, t. V, pag. 62; L’Osservatore Triestino, n. LV del 13 luglio 1791, pag. 626. 28 Cfr. P. Molmenti, Carteggi casanoviani, vol. I, pag. 233; vol. II, pagg. 149, 159, ì68. 29 La serva padrona, Intermezzo per musica, poesia di Gennaro Antonio Federico, musica di G. B. Pergolesi, rappresentato per la prima volta al Teatro S. Bartolomeo di Napoli il 28 agosto 1733 (Cfr. M. Scherillo, L’Opera buffa, pag. 204 e segg.; A. Della Corte, L’Opera Comica, vol. I, pag. 55 e segg. ecc.). 30 L'Osservatore Triestino, n. LVIII del 23 luglio 1791, pag. 669.