281 presentazione del « capolavoro dei capolavori del genere buffo », come il Clément definì 11 Matrimonio segreto del Cimarosa. Seconda opera fu Gli Amici, musica del Nasolini e del Trento. L’impresario, poco convinto pare, che il suo manifesto bastasse a persuader il vescovo di quella primavera precoce, sostituì ai soliti balli, concerti di diversi ¡strumenti; ciò che costituiva d'altro canto un bel risparmio.“3 De 11 Matrimonio segreto dice il Florimo : « L’effetto che produsse alla prima rappresentazione fu indescrivibile. L’Imperatore, terminato lo spettacolo, invitò a cena il Maestro, gli esecutori e l’intera orchestra. Finita la cena, Maestro, Sonatori e Cantanti, soprattutto il Morichelli Blasi e Mandini furono pregati dal Sovrano di ritornare in Teatro per ripetere la musica che poche ore prima avevano finito d’eseguire e che venne da tutta la Corte riudita con più interesse, diletto e fanatismo ». Al Cimarosa vennero date 50 doppie d’oro napoletane, prezzo esorbitante allora. L’anno dopo veniva rappresentato in Napoli al Teatro dei Fiorentini, con alcune aggiunte e cambiamenti introdottivi dal Maestro, e tale fu il risultato d’entusiasmo che, senza interruzione, fu riprodotto per /10 volte in 5 mesi continui « sempre con cresciuti applausi ».“ Per aver notizie delle rappresentazioni triestine, bisogna ricorrere alla Pressburgerzeitung, nella quale, sotto la data 30 marzo, c’è una corrispondenza da Trieste: «Presentemente abbiamo qui una buona compagnia d’opera italiana, che ci diverte molto. L’opera II Matrimonio secreto, la quale fu data recentemente e che è una delle più piacevoli e più belle, e che ha sorpassato anche di lunga tutte quelle che vedemmo durante il carnevale, ci dilettò specialmente. Mlle. Willmann, quale primadonna, e il celebre sig. Viga-noni vi si sono distinti in modo eccellente » (pag. 929). Il Viganoni godeva vasta rinomanza; Vienna, Parigi, Londra, lo contendevano all’Italia. Quando passò per Berlino, nell’ottobre del 1797, essendo diretto a Londra, fu richiesto dal re di cantare al Teatro Reale di Potsdam nella Nina pazza per amore. Il Paisiello scrisse per lui la parte di Sandrino nel Re Teodoro e il Cimarosa quella di Paolino ne 11 Matrimonio segreto. Il Viganoni era anche violinista e « capace di supplire al Direttore d’orchestra ed eseguire a prima vista gli assoli che gli si ponevano dinanzi ». Si diceva anche che avesse composta qualche opera e scritto un Traité de la mesure. « Viganoni colla voce, e colle sue maniere à innamorato mezzo mondo nel Matrimonio secreto », ammette il Frizzi; ma fa qualche riserva : « Egli è un Mezzo