170 ■'8 Scriveva il Pittoni in data 8 agosto 1728: « Quella p(ar)te di tetto del Pubi. Teatro che copre il scenario, e questa si mal stagno (malfermo), che l’aria penetra moltissimo, e questa corrente d’aria non solo è mal comoda ma eziandio è perniciosa al uditorio. Io ò ordinato al Pittore ed Architetto Teatrale di far un’esatta visita ». Il parere del Bobolini, datato 4 agosto, era poco confortevole in vero. « Considerato la ripparazione del coperto di questo Reg. Teatro », scriveva, « sperando di renderlo stagno sì dalla pioggia, che del Vento, cioè confìcando con chiodi di sotto in su per ogni fissura delli Tavolari del med.o esperto una strisca (striscia) di Tavola, e questo a solo effetto di sostenere le scaglie, e malta, che dovendosi imboccare ogni fissura, non tralasciandone veruna in alcuna parte, o loco; poi di nuovo ricoprire con li med.mi Copi, e rimettere quelli, che son spezzati. Così essendo necessario di formare un altro Luminar per dar Lume alla Soffitta, dovendo io sottoscritto dipingere la maggior parte delle Decorazioni nel sud.o luoco prestem.te con il chiaro di Can-della ». Il Bobolini chiedeva per il suo lavoro 500 lire, che, consultato l’architetto dell’i. r. Commissione delle Fabbriche, Carlo Dini, gli furono accordate il 13 agosto (R. Arch. di Stato, Trieste, Intendenza, Theatralakten, 393). 19 Wiener Zeitung n. 53 del 3 luglio 1782. 20 II 30 aprile 1783, secondo il de Jenner (Annali, pag. 122). 21 Cfr. C. L. Curiel, Trieste Settecentesca, pagg. 14 e 166. 22 Nelle Notizie del Mondo, n. 81 del 9 ottobre 1782 si leggeva : « Non potendo il Sig. Co. di Zinzendorf, Presidente di questa Regia Camera de’ Conti e Controllore Generale di Finanze, accudire più lungamente agli affari del Governo di Trieste, PI. M. S. ha conferito tal posto al Sig. Co. Pompeo Brigido, attualmente Presidente del Governo del Cragno, il quale Governo viene ad essere totalmente abolito. E’ però stato conchiuso che le Contee di Gorizia e Gradisca, ed una parte più vicina del Cragno, sieno sottoposte al Governo di Trieste: l’altra parte della Carniola verrà incorporata al Governo della Stiria e Carintia » (pag. 651). Il conte Pompeo Giovanni Nepomuceno Antonio Benvenuto Brigido nacque a Trieste il 17 luglio 1729. Compiti gli studi nel collegio di Modena, fu successivamente capitano circolare d’Adelsberg, della Galizia, consigliere di governo a Leopoli, capo dell’amministrazione montanistica della Transilvania, governatore della Slesia. Con diploma del 28 giugno 1777 ebbe il titolo di Conte del S'. R. I. Allorché Gorizia fu unita alla Carniola, il conte de Brigido fu scelto come capitano delle due province (18 marzo 1782) e allorché fu unita a Trieste ebbe la carica di governatore (4 ottobre 1782). Fu il conte che introdusse a Trieste il corso carnevalesco; era uno dei pochi che i nostri nonni vedessero con la parrucca bianca e l’abito alla Luigi XVI. Si mostrò, benché patrizio, avverso al patriziato, tutto devoto e compiacente ai negozianti, non sdegnando i frutti della sua protezione. Protesse P Arcadia Sonziaca e assegnò medaglie d’oro a quesiti da questa proposti, riguardanti l’industria e il porto di Trieste. Contribuì alla formazione della Biblioteca Civica e, in riconoscenza, il Comune vi collocò il suo busto in marmo. Aveva sposato la contessa Teresa della Torre (15 ottobre 1772), morta a Trieste nel 1804 in età di 53 anni; egli stesso cessò di vivere il 20 agosto 1811. Abitava il palazzo ancor esistente in Via Pozzo del mare, ove ospitò Napoleone ed aveva una villa a