io6 famosa del teatro di Sant'Angelo di Venezia, diretta da Gerolamo Medebach. Il Goldoni con i suoi Mémoires e Paolo Ferrari con Gol-doni e le sue sedici commedie nuove gli hanno dato una notorietà che vive tuttora. Romano d’origine, il Medebach — che si firmava talora Me-tembach — aveva incominciata la sua vita artistica come saltimbanco. Il Goldoni descrive la metamorfosi di quella compagnia di « ballerini da corda » in comici, così caratteristica, che sembra davvero simboleggiare l’ascesa della drammatica dalla piazza al teatro.1 Morta la capricciosa Teodora, croce e delizia del grande commediografo, il Medebach , nel 1767, a sessant’anni almeno, passò a seconde nozze con la venticinquenne Rosa Scalabrini, figlia d’un avvocato bolognese, dalla quale ebbe « prole non scarsa ». Quando venne a Trieste, ella era incinta, ma recitava lo stesso: i comici, a furia di chiamare or-betto il pubblico, finiscono col persuadersi della sua cecità. Del resto, la seconda signora Medebach, pur essendo moglie del capocomico, si accontentava delle parti di madre, di zia o di altre secondarie. Il Bartoli, a dir vero, la loda più come moglie che come attrice.4 Due colonne della compagnia erano i coniugi Marliani, gli antichi compagni di casotto del Medebach. Giuseppe non solo era valente nelle commedie all’improvviso sotto la maschera di Brighella, e nel sapersi trasformare rapidamente « in molti personaggi, esprimendo in ciascun di essi varietà di dialetto », ma sosteneva anche « parti di somma importanza, specialmente nelle cose scritte dall’Abate Pietro Chiari ». Maddalena, sebbene non fosse più di prima giovinezza, era sempre « una Comica veramente eccellente, spiritosa, e gran parlatrice aggiustata, e concettosa » nelle commedie improvvisate. Il Goldoni, che non fu insensibile ai suoi vezzi, aveva scritto per lei La Serva amorosa, la Donna di Garbo, la Locandiera; e il Chiari, che in molte cose fu successore al Veneziano, scrisse per la bella Maddalena « nella Vendetta amorosa l’interessante carattere di Donna Bianca; nel Diogene nella Botte la parte della Poetessa Corina; quella di Briseida nella commedia delle Partenze; e molte altre tutte da lei sostenute con gran perizia ».! Secondo l’elenco/ facevano inoltre parte della compagnia : Giuseppe Majani, detto Majanino per distinguerlo dal padre Francesco che abbiamo conosciuto l’autunno prima col Paganini. Valoroso