57 seppe II compiva 25 anni; il 19 era il suo onomastico e quello della moglie Maria Gioseffa e finalmente il 31, si riaprivano i teatri viennesi. Era inammissibile che una città dell’importanza di Trieste tenesse chiuso il suo. L’Intendenza fece quindi sapere « che per le dimostrazioni di gioia aveva naturalmente pensato alla rappresentazione di una buona opera musicale e d’aver trovato una società, sotto il nome di Ant. Bar. Pittoni, Francesco Bonomo Stettner e Geremia Francoll, la quale s’era impegnata di dare detto spettacolo completamente a proprie spese, verso l’usufrutto dei finora usuali proventi del teatro e dei giuochi d’azzardo durante i mesi d’agosto e settembre ».6 Alle autorità viennesi non potè certo piacere, che nonostante il reciso divieto, la stessa Intendenza persistesse nella richiesta, proponendo per di più come impresario il Pittoni, assessore di polizia. La risposta non potrebbe esser più chiara : i giuochi d’azzardo non sarebbero mai stati permessi; e non era da farsi la proposta di creare un fondo per il mantenimento degli spettacoli a Trieste, sotto la forma d’un vizio palese.7 Il barone di Kònigsbrunn studiò allora il modo di far aumentare i redditi degli spettacoli stessi; soccorse le imprese sia col proprio denaro, sia facendosi mallevadore dei prestiti necessari. E nella citata informazione potrà scrivere, con legittima soddisfazione : « A poco a poco sono riuscito a ricondurre sul teatro triestino assieme alle commedie anche le opere, che non si davano più, non solo, ma di portarlo ad un grado tale di perfezionamento, quale fin allora non si conosceva qui». Delle commedie non abbiamo notizia: venivano certamente a Trieste, come vedremo anche in seguito, le compagnie dei teatri di Sant’Angelo, di S. Luca, S. Giov. Grisostomo. I teatri veneziani di commedia rimanevano chiusi dal mercoledì delle ceneri ai primi di novembre; e i capocomici ne approfittavano per girare la Terraferma. C’erano poi le compagnie « volanti », di ordine inferiore, le quali non erano legate come le altre ad un teatro, e che « battevano » la provincia. Vi fu dunque, forse, commedia nell’estate, invece della progettata stagione d’opera che fu protratta all’autunno. Verso la metà di settembre (l’Imprimatur del libretto è datato 10) si diede II ratto della Sposa.' « La Musica è nuova del celebre Sig. Maestro Guglielmi » faceva notare il libretto: nuova per Trieste, si capisce,9 perchè nel carnevale dello stesso anno era stata data al