154 nement, ou M.es de Benkendorf et de Chotek restèrent avec elles. Le grand-Duc m’adjugea la première danseuse, la grande Duchesse témoigna avoir envie de joujous de la Chine pour ses enfans.“1 Ils ne restèrent que jusqu’à la moitié du second acte... »; più innanzi ricorda una gaffe: « on appella la Rossetti du Caire 11 dans la loge, dont la G.de D.esse admira l’accoutrement. Cette bonne femme voulut faire asseoir M.e la C.esse du Nord ». La sera dopo fu data, nel teatro splendidamente illuminato, una festa di ballo « a cui furono tutti gli astanti serviti profusamente di rinfreschi... L’Imperatore Giuseppe II. come da per tutto, così anche in Trieste, fece conoscere la sua magnificenza, impegnandosi a proprie spese di far godere ogni piacevole trattenimento ai mentovati personaggi fino che si ritrovarono ne’ suoi Stati ».12 Il Governatore si trovava già alle « 8 h. au théâtre avec le général Eszterlhazy 13 dans la loge de Ricci... vers 9 h arrivèrent les Princes ». Con suo contento, « la grande D.esse approuva la décoration qui effectivement etoit jolie ». I Conti del Nord « li 16 si partirono verso le ore 8 per Udine e Venezia »'; 14 rimasero a Trieste alcuni personaggi del seguito, i quali, eclissati gli astri maggiori, furono alla lor volta oggetto di •curiosità degli spettatori a teatro. « J’allais au spectable, scrive lo Zinzendorf, ou le P.ce Kura-kin 15 et les deux Demoiselles Nelidof et Paschow etoient dans ma loge, je sus que ce sont les mêmes auxquelles je vis executer des morceaux d’opera comique françois dans la Communauté des demoiselles à Petersburg le 23 août 1774 dans leur habillement blanc -et tablier verd. Elles sont furieusement laides».16 La stagione sembrava aver preso un andamento migliore, quando sopravvenne il solito incidente. Il 22 gennaio si era tornati alla prima opera, servendola col contorno d’un ballo nuovo; alla seconda rappresentazione « Le nouveau ballet les Américains fut dérangé par-ceque la seconde danseuse se donna une entorse ». Di tutti i passi falsi, quello sulla scena può esser di maggior conseguenza per una ballerina; e anche per l’impresario. Il giorno dopo lo Zardon dovette andar dal Governatore a chieder il permesso di sospendere la rappresentazione, sperando che due giorni (il 25 cadeva di vernerdì) sarebbero stati sufficenti a rimettere in piedi la signorina Felicita Banti. Non bastarono invece, e per tirar innanzi