37 « campagna parte in collina, parte in pianura con Animali Bovini, che vanna qua, e là pasturando »; ma in realtà sarà stato un gregge dipinto, degno d’un pastore arcadico. Gli esecutori furono gli stessi dell’autunno passato. Ciò si ripete anche per l’autunno 1757 e carnevale 1758; dal che si può dedurre che la stagione autunnale si prolungava fino a dicembre, per riprendere il giorno di S. Stefano, e che di conseguenza, il cartellone avrà compreso due o tre opere. Per quanto non sia precisato sul libretto, è certo dunque che il dramma giocoso La Mascherata 27 venne eseguito nell’autunno. Al solito, quasi tutti i cantanti e ballerini avevano già calcato le scene veneziane. Merita un cenno il cantate buffo Gio. Batt. Zonca, che compose varia musica per canto, e che fece parte della Cappella dell’Elettore Palatino di Mannheim dal 1761 al 1786. Pensionato, ritornò a Brescia, dov’era nato nel 1728, e vi morì nel i8o9.28 Maria Ester e Gio. Gastone Boccarini non sono altri che la sorella e il fratello maggiore del celebre musicista Luigi Boccherini, nata l’una verso il 1741, l’altro verso il 1742. Maria Ester ballò molte volte a Venezia fra il 1766 e il 1782 come « prima ballerina seria » e « fuori concerto » assieme al marito, il famoso Onorato Viganò. Gio. Gastone, che per la fiera del maggio 1757 aveva ballato al S. Salvatore, verso il 1770 era ballerino al Teatro di Corte di Vienna e si dilettava di poesia; assieme al Calsabigi aveva scritto un libretto dal titolo Le donne letterate, sperando di farlo musicare dal Gassmann. Ma il Calsabigi lo consigliò di accontentarsi d’un principiante e lo indirizzò al Salieri. L’opera venne rappresentata nel gennaio del 1770 al Burg-theater e vi ottenne un grande successo. Il Boccherini scrisse per il Salieri altre due opere comiche: L’amore innocente e il Don Chisciotte )>.2!’ A queste si deve aggiungere La fiera di Venezia, rappresentata al Teatro di Corte nel 1772. Ebbe il titolo di Poeta de’ Cesarei Teatri di Vienna e nel 1774 pubblicò Sonetti amorosi e storiati (in 40, Vienna presso Ghelen). Nel carnevale si diede il dramma giocoso Le Statue, rappresentato il carnevale precedente al S. Samuele. Lo spunto comico del libretto è tratto dalle vecchie buffonerie della Commedia dell’Arte: il marchese e Mengone si travestono da statue.'10 Il libretto è dedicato al conte Filippo Sinzendorf, consigliere e preside del Tribunale mercantile di prima istanza. Nulla ho trovato d’una stagione d’autunno; non ci fu, probabilmente. La guerra dei sette anni « fu un nuovo tra- 1758