327 trabasso, non solamente riscosse la universale approvazione di questo pregiatissimo Rispettabile Publico, ma ancora le ammirazioni de’ Professori di Musica e d’Istromenti che vi si trovarono presenti ».“ Dalla gazzetta triestina ricavo pure i festeggiamenti fatti al conte de Brigido, risanato da pericolosa polmonite, che dimostrano, osserva il De Franceschi, come « nonostante i suoi difetti e la maldicenza di occulti detrattori, fosse amato e venerato dalla popolazione, specialmente dal numeroso ceto commerciale ».“2 « Trieste, il dì 14 marzo 1798. Riavutasi Sua Eccellenza il nostro amato Governatore Conte Pompeo de Brigido dalla sua mortifera infermità... obbligato... per così dire, da una affettuosa insistenza a mostrarsi per breve ora al Publico impaziente di vederlo ristabilito in salute, corrispose cortesemente a questo obbligante desiderio, condescendendo a comparire la sera con l’inclita sua Famiglia nella solita governiale Loggia di questo Teatro. Al primo entrarvi, mostrò Egli tutta la sorpresa nel vederlo riccamente illuminato a giorno, ed adornato in tutti gli ordini di poetiche Composizioni esprimenti la publica esultanza; e siccome questo improvviso colpo d’occhio venne con un più improvviso strepito di giulivi stronfienti, voci, battimenti di mani a più e più riprese accompagnato; quindi fu, che il di lui sommamente grato ed altamente sensibile cuore si commosse a segno che li replicati espressivi Atti suoi di ringraziamento verso l’universale gioja ed acclamazione, vennero fregiati con delle lagrime della più tenera riconoscenza. All’alzarsi del Sipario, presentossegli a vista un Genio, il quale, secondato da un Coro, espresse, coll’armonìa di scelta musica, li publici sentimenti dell’universale attaccamento e compiacenza; e questa breve Cantata fu preceduta e seguitata da una profusione di migliaja di esemplari di quattro poetiche Composizioni analoghe alla circostanza, dall’alto della platea fatte svolazzare sulla innumerabile folla degli esultanti spettatori. Sua Eccellenza, e l’inclita sua Famiglia, ritrovarono sul cuscino della Loggia varj Esemplari di ognuna di dette Composizioni impressi in Raso ed ornati di trance e galloncini d’oro. Nel breve tempo che l’Eccellenza Sua si trattenne nella Loggia, vi venne complimentata, come dal sig. Generale Gutn-mer comandante di questa Guarnigione, così ancora da altra Uffizialità, e da molti soggetti primarj di rango, ufficj, e nazioni diverse, con obbligantissimi atti e sentimenti di congratulazione, e compiacenza ».03 Tre sonetti, quelli di Lorenzo Rondolini, di Giuseppe Lan-guider e del conte Girolamo Agapito, ebbero l’onore della pubblicazione sul foglio cittadino.64 La commissione che doveva chiarire l’equivoca condotta dello Zardon, sollecitò verso i primi di marzo una risposta da parte dei medici e ne ebbe la stupefacente notizia, che l’impresario era « da qui repentinamente partito prima che la perquisizione avesse potuto pratti-