Capitolo XII. TI793_I795J Mutamenti nel piano teatrale - Quaresima magra e primavera festante - Un autore « afforcato » - Marianna Scaramella primadonna novenne - Conseguenze d’u impetuosi trasporti » - Il Poetino e le sue 600 opere teatrali -La vergine Cellini - Condizioni minacciose del teatro - La Compagnia d’Opera Italiana - Quello che si diceva del cavalier Pinetti - Il « Mondo della Luna » e la cattedra d’astronomia. Nel carnevale si diedero le opere buffe II fanatico in berlina del Paisiello e II Maestro di Cappella del Della Maria,1 il violoncellista del S. Pietro allora ventiquattrenne, che s’era già fatto apprezzare a Trieste come autore della cantata Le tre Sirene. Anche l’opera ebbe esito lieto.2 Cantanti e ballerini erano nuovi per Trieste, ma dovevano essere più che discreti. La Pozzi Cappelletti aveva cantato come prima buffa alla Scala di Milano, allo Zagnoni di Bologna, alla Pergola di Firenze, ecc.; due anni dopo andava scritturata al Teatro Elettorale di Dresda. Del buffo caricato Albertarelli scrive il Frizzi : « Albertarelli à una figura molto appropriata al Buffo Caricato, à un’azione pulita e moderata, e nello stesso tempo espressiva; à molta maniera anche nel suo canto, e nel suo recitativo, ma non è molto profondo pel musicale sapere, perchè tutto il tempo che à impiegato qual giojelliere in Roma, non serviva a perfezionarlo nella Musica ».‘ Ma anche gli altri erano favorevolmente noti nelle città che godevano fama d’intenditrici. Il carnevale era corto — il mercoledì delle Ceneri cadde il 13 febbraio — e corse la voce che la Direzione Teatrale avrebbe prolungato lo spettacolo d’opera buffa a tutta quaresima. Contro tale 1793