38 1759 1760 collo per Trieste, giacché tutti i traffici delle regioni danubiane e dell’Adriatico rimasero paralizzati e s’aggiunse la fuga generale di mercanti, di speculatori e di cittadini ».31 Pure nel carnevale del 1759 vi fti la ormai solita stagione d’opera, come lo attesta il libretto de L’Isola disabitata,3a dramma giocoso rappresentato nel 1757 per la prima volta a Dresda, col quale li Goldoni sembra burlarsi delle avventurose commedie esotiche dell’abate Chiari. Il libretto termina con un’insalata russa di combattimenti in terra e in mare fra Olandesi e Cinesi, di nozze, di cori festivi e di contraddanze. Oltre allo Zonca e a Marianna De Gran-dis, che cantò nel 1766 al Teatro Regio di Torino, non c’è altro nome che attragga l’attenzione; tutt’al più, quell’innocente Taraponton, cioè Innocenzo Tarapaton, che nel 1761 e 1762 danzò a Venezia « fuori concerto » e come « primo grottesco ». Alla stagione di carnevale del 1760 si volle però dare un’importanza speciale : il Teatro aveva ottenuto il titolo di « regio imperiale ». Onorificenza ambita da tutte le imprese, perchè portava con sè, generalmente, qualche beneficio. Furono diffusi inviti stampati, come ci fanno sapere i Notatori Gradenigo sotto la data 17 ottobre 1759: « Invitto a Stampa procedente della Città di Trieste. Nel Teatro Reggio imperiale incominceranno a 26. Xbre Drammi giocosi del Sig. Dr Carlo Goldoni II Sig.r D.re; Gli Uccellatori; Bertoldo Bertoldino e Cacasseno con Balli. Due Veneziane sono comprese nelle parti buffe, cioè Madalena, et Aurelia Rigoni, ed una fra le sei Ballerine Veneziana, cioè Cecilia Amabile ».33 Del primo dramma soltanto ho trovato il libretto;34 Gli Uccellatori erano musicati da F. L. Gassmann, il Bertoldo dal Ciampi e dal Galuppi. Le tre opere erano state date a Venezia, la prima nell’autunno del 1758; la seconda, nel carnevale del 1759 e la terza nel carnevale del 1749.33 Le virtuose ricordate (maluccio!) sono: Maddalena Rossi che aveva sostenuto la parte di Don Alberto anche al S. Moisè; Cecilia Annibali, che nel carnevale del 1753 aveva ballato al S. Cas-sian e... Aurelio Arigoni Rossi, che fra il 1747 e 1759 aveva cantato spesso a Venezia come parte seria (Arminio in Segeste, Mitridate in Tigrane, Tito in Clemenza di Tito, ecc.). Nel carnevale del 1759, al S. Benedetto, nel Demofoonte era stato Matusio, penultima parte : segno di decadenza; e che a Trieste abbia fatto una parte buffa lo conferma. Buoni elementi devono essere state la Fabbris, che più volte