H5 venne un uso semi-ufficiale di festeggiare l’onomastico o il natalizio dell’imperatore con una composizione allegorica, scritta appositamente dal maestro di cappella o da un musicista di nome, come il Rampini, il Farinelli, il Coccia, il Pavesi, il Pacini, il Generali; l’uso fu abbandonato nel 1829.51 La cantata questa volta era stata battezzata « Componimento sacro drammatico » ; il Governatore metteva una precisione così scrupolosa nel mantenere la promessa fatta al Vescovo, eh’essa aveva quasi un sapor burlesco. Il 25 marzo, un concerto irreprensibile in senso religioso: lo Stabat Mater del Pergolese; non altrettanto irreprensibile fu l’esecuzione. « Mal chanté » lo giudica laconicamente lo Zinzendorf. In primavera ci sono ancora due concerti : uno di violino il 16 aprile ed uno di oboè il 29. L’interesse crescente per gli spettacoli è una dimostrazione non solo del continuo aumento della popolazione, quanto del diffondersi e raffinarsi del gusto artistico. I palchetti erano diventati insufficienti e specialmente i negozianti che n’erano privi reclamavano incessantemente la costruzione d’un nuovo teatro. Il Pittoni però non ne voleva sapere e credette d’aver trovato la via di mezzo in un progetto dell’architetto teatrale Bobolin; nell’alzare cioè di un piano l’edificio, guadagnando così 21 palchi. Idea rischiosa, perchè le travi erano fradice e le mura incominciavano a cedere. Il Pittoni tuttavia ne parlò al Governatore il 26 febbraio e il 3 marzo presentò un Promemoria.’2 La spesa sarebbe stata di f. 7000 che il sig. de Maffei era pronto d’anticipare, dando sei anni di tempo per la restituzione e chiedendo sino allora l’usufrutto del nuovo ordine di palchi. L’offerta non era disinteressata, come si vede; ma nascondeva inoltre una segreta ambizione personale, che non tardò a manifestarsi : il Maffei aspirava ad entrare nella Direzione teatrale. Se ne accorse subito « il consiglier Volpone », il Ricci,"3 che mise questa postilla : « La Proprietà, o Usufrutto de’ Palchi non conferisce al Sig. de Maffei titolo alcuno di mescolarsi in Oggetto alcun de’ pubblici Spettacoli, benché l’Oggetto influisca al più ò meno, conveniente affitto de’ Palchi ». Propose anche che il Maffei prendesse « a Cottimo l’Opera, onde non ecceda la calcolata somma di f. 7000 e non possa pretendere la restituzione di superiori convenzioni », ma tutto l’incartamento fu posto ad acta e il vecchio teatro di S. Pietro tirò