2 §3 toli meritava « molte lodi per i suoi meriti Teatrali, ed egualmente per la bontà de’ suoi costumi ».C9 La compagnia ,0 ch’egli conduceva era buonissima davvero. Angela Bruni, che si distingueva nelle parti d’innamorata semplice, s’era fatta un nome con la Nina pazza per amore, che nell’autunno 1793 e nel carnevale susseguente fece « per molte e molte sere consecutive correr il popolo in folla al teatro di S. Gio. Grisostomo ove mostrossi arbitra dei plausi universali ».;| Chiara Cardosi, attrice di chiaro merito che « con somma franchezza » recitava anche all’improvviso; sebbene non più giovane, aveva una figura interessante e interpretava con grande verità certi caratteri come quello de La Madre colpevole.” Il Ferro era un attore enciclopedico; « eccellente nel dialetto veneziano, spiegò anche singoiar valore nelle produzioni d’altro genere », come dice il Giornale dei Teatri. Faceva il Pantalone, il tiranno, il caratterista drammatico ed il caricato; 73 Carlo Serramondi ch’era stato un buon innamorato, era passato alla maschera del Brighella, come il Brambilla da ballerino ad Arlecchino. '1 La compagnia che aveva un repertorio eclettico di tragedie e di commedie, rappresentò come novità Celindo e Daliso, dramma di Gio. Domenico Zanchi, dato per la prima volta nel carnevale di quell’anno al S. Gio. Grisostomo e replicato per sette sere. « L’autore si formò alcune idee all’intreccio del suo dramma, leggendo tre odi di Fulvio Testi, e le adattò ai due primi attori Anna Bruni e Giuseppe Zanoni. La comica Compagnia Battaglia attesta, che in Trieste e in Udine ed in Gorizia 75 fu sommamente Celinda e Daliso applaudito ».7* Essendo il dramma brevissimo (il terz’atto è a pena di tre pagine e mezza!) il Fiorio soleva rappresentarlo assieme alla farsa I due Sordi dell’Albergati. La Bruni senza dubbio si sarà fatta applaudire anche nella Nina. Per la stagione d’opera buffa in estate, ormai entrata negli usi, venne « la Compagnia dell’Opera Italiana condotta, e diretta dal signor Gaetano Ferroni, Impresario ». Era una compagnia « volante », organizzata come quelle comiche, che andava di città in città a dar spettacoli lirici. Il 21 aprile aveva rappresentato Una cosa rara a Lubiana e vi si era distinto « l’abbastanza rinomato signor Giuseppe Piovani » ; la buffa Negri aveva dato saggio della sua abilità, ed era stata lodata la naturalezza, vivacità e precisione del primo buffo Vedova.77 La compagnia aveva in repertorio : Il fanatico in berlina del Paisieilo,