217 « L’impresario si raccomanda a’ suoi scritturati perchè vogliano mutare 10 spettacolo, che non incontra, improvvisando per la sera stessa il Don Giovanni. Si tenta una prova per la recita per la sera, ma il suggeritore essendosi fatto sostituire dal fratello balbuziente, non si riesce a nulla. Il Convitato di Pietra è condensato molto abilmente in un solo atto, senza che il carattere di Don Giovanni vi perda affatto della sua cinica spavalderia. I versi scorrono spontanei come l’azione, e ciò spiega il successo costante che ebbe e le frequenti sue repliche ».1B In mancanza d’una critica triestina, può servire la padovana: 11 Polcastro, in data 30 ottobre 1788 scrive che lo spettacolo teatrale « ha proseguito finora col prim’atto di un’opera intitolata il Convitato di pietra, ed ora prosegue col noto Dramma, che ha per titolo il Marchese di Tulipano, opera di Paisiello. Il Sig.r Gaspare Bellentani attore di merito non comune vi si distingue principalmente, ed ha i primi applausi. Il nuovo Ballo che rappresenta l’arrivo d’Enea nel Lazio è assai ben condotto e riesce benissimo. In luogo del secondo Ballo si canta un Intermezzo, che ha per titolo VImpresario in angustie. Egli non è che un centone; havvi però un quintetto di Cimarosa 50 molto pregevole. La nuova Donna, che figura in esso, Sig.ra Susanna Contini, ha più applauso che merito particolare.51 Nel carnevale fu dato L’Arbore dì Diana del Martini,’2 opera che era piaciuta immensamente a Vienna e che nell’autunno precedente era stata data al S. Moisè ed alla Scala. Per questa stagione erano stati scritturati due artisti : Cammilla Guidi, prima buffa, e Luigi Mazzoni, primo mezzo carattere. La Guidi doveva essere avvenente e brava, a giudicare da un sonetto anonimo che le era stato indirizzato: « Donna, cred’Io, entro tua bella spoglia La celeste d’Apollo Aura s’aggiri... ». Certo era dotata di uno spirito molto adattabile, perchè cantava ora da prima buffa, ora da seconda... e talora da terza! 53 II Mazzoni, virtuoso « al servizio di S. A. R. il Duca di Parma, Piacenza, Guastalla ecc. » era noto per essersi già presentato su teatri importanti come il Ducale di Parma, lo Zagnoni di Bologna, la Scala di Milano.54 Il terzo dramma giocoso, registrato óaXYÌndice de’ Spettacoli come 11 marchese Tulipano fu rappresentato come 11 Matrimonio inaspettato ossia La Contessa di SarzanaEsso può servir d’esempio a quali manipolazioni andassero soggette le opere e dimostrare la disinvoltura con la quale gl’impresari ed anche gli autori stessi muta- 1789