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     « 19. Septemb. 1795. (L’abbé Maffei) me parla d’un certain Tomasini négociant de Trieste, qui va établir une maison à Newyork, qui est en correspondance avec la maison Imbert en Pensylvanie qui veut bâtir à ses frais le theatre à Trieste sur la place de la douane, moyennant que la ville lui paye f. 2000 par an.
      20. Sept. Matteo Giov. Tomasini, négociant de bourse, de Trieste me parla de son projet de batir un theatre à Trieste d’après le modele de celui de Vienne, il a acheté f. 26000 l’emplacement entre la maison du gouvernement, celle de Vojnovich et celle de Cassis, et il croit que le tout ensemble lui coûtera f. m/100. L’ideé est belle.
      8. Octob. Pittoni m’envoye de Trieste ses papiers sur le projet de théâtre <le Tomasini ».l42
    Per la stagione d’opera seria furono posti in scena i drammi La Morte di Semiramide del Borghi e II Seleuco del Bianchi."
     Se si eccettua il famoso Crescentini,144 il complesso artistico era buono sì, ma quanto inferiore a quello delle passate quaresime! Della prima donna Angela Perini scriveva il Frizzi:145 «Bellissima e graziosissima cantante, non si può metter nel rango delle più celebri per quanto spetta al Musicale valore... Aveva sufficente cognizione dell’Armonia, una voce grata e molle, e la sua scenica piacevolezza decenza e precisione formavano insieme un quadro... che potrebbe servir d’esempio»; e del tenore: « Simoni tenore che ò sentito a Trieste non aveva cattiva voce, ma le sue maniere, e il suo canto mi sembravano più da Coro che da Teatro »; 140 era il tenore boemo, che nella quaresima del 1784 si era già presentato a Trieste. Eppure a Bologna era piaciuto oltremodo, qualche anno prima.'47 Fra i corifei, una ballerina di merito non comune era la Coppini.148
     Ecco l’impressione che il Rossetti riportò della prima recita :
     « Lunedì 5 ottobre 7795. Ieri andò in scena l’opera seria: La morte di Semiramide. La bella Perini, il tenore Simoni, ed il musico Crescentini vi si sono portati a meraviglia. Il ballo che avrebbe da esser serio, in riguardo alla composizione non mi piacque nulla affatto,149 i ballerini però hanno il loro merito, e particolarmente il compositore Fabiani. Dopo l’opera andai al ridotto, vi trovai poche persone e dopo mezzanotte appena vi venne della gente, benché nemmeno in quantità, ma pur tuttavolta il ballo non mi spiacque, e ciò solo a cagione di 2 o 3 visetti; che servirono di pascolo alla mia vista. Del rimanente poi vi ebbi incontro di osservare la differenza che passa tra gli italiani e i tedeschi, questi la prima cosa che guardano in simili luoghi sono le tavole, che occupano ben presto per dare solenni mangiate, laddove quelli non se ne curano, e perciò l’oste non vi fa gran guadagni. Anche dei tavolini da giuoco ve n’era solo uno occupato ».I5°