ii4 ste la rivide appena 21 anni più tardi, quando l’astro stava per spegnersi. 11 suo collega era Carlo Canobbio, che andava 14 scritturato a S. Pietroburgo come primo violino e compositore della Musica de’ balli. Terzo era il maestro Gennaro Astaritta, che a trent’anni contava già al suo attivo una dozzina d’opere, applaudite forse più per la felice intuizione, per la grazia, che per l’originalità. Egli veniva da Venezia, dove aveva messo in scena al S. Samuele un nuovo dramma giocoso in 2 atti. Gli Eroi de’ campi Elisi. Il librettista aveva ordito una parodia storico-mitologica, precorrendo d’un secolo la ditta Meilhac-Halévy : Didone era calzettara; Serse, astrologo; Giulio Cesare, dilettante di medicina; Semiramide, cuffiara; Alessandro Magno, speziale; Achille, caffettiere; Elena, ricamatora.45 L’Astaritta era in compagnia d’una sua bella.46 Anche nelle due domeniche seguenti vi furono accademie, nelle quali « la Triestine chanta bien ». I suoi rondò e le sue cabalette non toccarono però il cuore del vescovo, Mons. Inzaghi,47 il quale « insinuò », che nelle accademie musicali della quaresima si dovessero cantare oggetti sacri e non profani, affinchè il pubblico divertimento servisse alla pubblica edificazione. Lo Zinzendorf dopo essersi consultato col Pittoni (6 marzo), rispose con accortezza diplomatica che quei trattenimenti musicali non meritavano l’attributo di accademie, limitandosi « al canto di due o tre Arie, e al suono di due o tre sinfonie » ; ma che avrebbe disposto « che le arie siano desunte dalle composizioni sacre del Me-tastasio, e da’ Salmi di Davide ».48 Intanto le accademie (o i concerti) continuano; mai non ve ne furono tante come in quest’anno. Il 13 cantano le sorelle Maria e Matilde Bologna, ch’erano dirette a Vienna. « Toutes deux sont lai-des, mais le corde acute de la première sont admirables », nota il diarista.49 Il 14, « Concert moitié sacré, moitié profane des Bologna et de la Triestine ». Ecco mantenuta la promessa. Il 19 marzo si diede una cantata in accasione dell’onomastico dell’imperatore, pur essendo venerdì; esecutori, Anna Molz e Giorgio Crinazzi. « La poesie de Crinazzi fait parler l’Autriche avec son ange tutelaire au sujet de la paix », scrive lo Zinzendorf. « Les trois étages illuminés fesoient un bon effet, je m’y ennuyais comme un chien ».’° (Ma Eccellenza!... Aveva scordato d’essere il rappresentante del governo?...). E’ questa la prima cantata del genere che trovo. In seguito di-