164 76 primavere, che biascicava asmatico i suoi lazzi, grasso e adiposo, che mal si reggeva sulle gambe, doveva muovere piuttosto la nausea che il riso, chè gli si negava l’elemosina della compassione. Le pazzie, ch’egli commetteva per la Gozzi e quelle che ella gli faceva commettere, gli avevano alienato parenti ed amici. Anche i pochi ed « infelici » comici che lo attorniavano, si ribellarono in fine al suo dispotismo e ricorsero ai tribunali per farsi pagare; e quella « compagnia comica, che per lungo corso di anni era stata il terrore di tutte le altre comiche truppe e la delizia de’ nostri teatri, si sciolse miseramente ».°5 II decrepito Truffaldino si rifugiò con la sua bella nella compagnia di Pietro Rosa; per poco, perchè dopo essersi reso colpevole di male azioni, se ne allontanò. Tentò ancora il capocomicato, senza fortuna e morì nel novembre 1788, nel tragitto da Genova a Marsiglia « e il suo cadavere soggiacque al comune destino de’ passeggeri marittimi, d’esser gettato in mare ».66 Qualche notizia sulle rappresentazioni del Sacco a Trieste, si legge nei ricordi dell’attore tedesco F. X. Garnier, il quale era venuto a Trieste con la compagnia di Felix Berner. « Uno spettacolo tedesco era stato dato a Trieste una sol volta prima di noi e precisamente innanzi; vi trovammo la miglior accoglienza che si potesse desiderare. Contemporaneamente a noi, ora la Compagnia Sacchi di Venezia, rappresentava lavori del Gozzi con una prontezza, specialmente nei meccanismi, che tuttora rimane per me un indovinello. Quest’era specialmente il caso per Re Cervo e per Turandot. Lo spettacolo incominciava alle 10 della sera e terminava spesso alle due del mattino».67 Il Re Cervo è « abbondante di Decorazioni e Trasformazioni », come dice un manifesto del Medebach,68 tanto che il Klein lo qualifica « un giuochetto di prestidigitazione di prima qualità » ;69 ma la Turandot a detta dello stesso autore, era stata scritta « spoglia affatto del magico mirabile » per confondere gli avversari che sostenevano che il grand’effetto delle fiabe proveniva « dalla decorazione e dal maraviglioso delle magidhe trasformazioni ».70 Si deve quindi concludere che il Sacco aveva introdotto anche in questa fiaba le sue mirabili macchine delle quali non è rimasto il segreto. La compagnia tedesca diretta da Felix Berner « impresario privilegiato da Sua Maestà Imperiale »71 godeva una larga rinomanza nelle terre tedesche, sia per l’esteso repertorio che andava